domenica 25 dicembre 2011

Tutto così lontano

ciao care
Purtroppo va malissimo. Mio padre è stato operato due volte in due giorni, la seconda volta in emergenza. Passo le notti in ospedale, torno a casa per lavarmi mangiare qualcosa e rientro in ospedale. E' così dal 22 dicembre. Dite una preghierina per me. Mi padre crede e penso che Gesù non sia affatto indifferente perchè il mio babbo è onesto e ha passato la vita a lavorare. Magari non si è interessato ai figli ma è un uomo onesto. Ognuno è quel che è non si deve pretendere no?
Tutto è così lontano... Anche l'odiata normalità!

sabato 17 dicembre 2011

Sorry

Perdonate l'assenza ma sono giorni carichi di lavoro e a casa non sono giorni facili. Verranno tempi migliori. Devo decidermi ad attaccare sulla porta almeno la decorazione natalizia. Quest'anno il natale mi sarà, ho paura, ancora più indifferente del solito. Spero solo che Gesù bambino guardi in giù e mi dia una piccola mano. Mi basta anche un ditino. Ciao a tutte/e. Un bacino!

martedì 13 dicembre 2011

Aforisma del giorno


Grandezza e progresso morale di una nazione
si possono giudicare dal modo in cui trattano gli animali.
Mohandas Karamchand Gandhi

mercoledì 7 dicembre 2011

Utopia (?)


Costi della politica , i tagli che mancano
Ecco qualche consiglio su dove è possibile farli
Spese del Parlamento, vitalizi, enti locali, auto blu e scorte. E poi benefici fiscali per chi sostiene i partiti, auto e voli blu
Li vuole davvero, Mario Monti, dei suggerimenti sui tagli possibili ai costi esorbitanti della politica come ha detto in tivù l'altra sera? Sono tante le cose che si possono fare stando alla larga dal qualunquismo, dal populismo, dalla demagogia. Purché abbia chiaro che si metterà contro il più grande dei partiti italiani, il Pti: Partito Trasversale Ingordi.
Vuole partire dal Parlamento? Ci provò, quattro anni fa, Tommaso Padoa-Schioppa, che avrebbe voluto imporre un taglio delle spese correnti, cresciute tra il 2001 e il 2006, al di là dell'inflazione, del 15,2% a Montecitorio e addirittura del 38,8 a Palazzo Madama. Un'impennata inaccettabile. Tanto più che il Paese da anni non cresceva. E subito, nei corridoi delle Camere, si levò un grido di rivolta: «Il Parlamento è sovrano!». Fausto Bertinotti e Franco Marini presero carta e penna e risposero assai piccati che per «autonoma assunzione di responsabilità» avevano deciso di rinunciare ad aumentare i costi in linea con il Pil nominale, accontentandosi dell'inflazione programmata. Come fosse una rinuncia epocale. Risultato: dal 2006 al 2010 le spese correnti di Montecitorio, con la sinistra e con la destra, sono salite ancora del 12,6% per un ammontare di 149 milioni. Quelle di Palazzo Madama del 9,4%, per altri 46 e mezzo. Totale: 195 milioni in più. Negli anni della grande crisi.
Senza ledere alcuna autonomia, né rischiare ricorsi alla Corte Costituzionale, il governo ha in mano una leva: il potere di affamare la politica più insaziabile. E sarebbe un peccato se esitasse a usarla. A partire dal meccanismo che, ipocritamente, sostituì il finanziamento pubblico abolito dal referendum.
I rimborsi elettorali
Ogni cittadino italiano (senza considerare i contributi ai gruppi parlamentari o ai gruppi consiliari regionali) spende per mantenere i partiti circa 3 euro e 30 centesimi l'anno. È molto più rispetto alla Spagna (2 euro e 30) ma il doppio della Germania (1,61 euro, anche se lì vengono finanziate pure le fondazioni che ai partiti sono strettamente legate) e due volte e mezzo rispetto alla Francia (1,25 euro). Giulio Tremonti e Vittorio Grilli lo scorso anno ci avevano provato, a ridurre i rimborsi del 50%. Battaglia persa: il taglio fu ridotto al 30, poi al 20, poi al 10%. La motivazione? Inconfessabile: il rischio che con i partiti a corto di soldi la corruzione avrebbe ripreso vigore. La risposta è nella umiliante classifica di Transparency appena pubblicata, dove per onestà amministrativa siamo sessantanovesimi. Un'impennata del 1110% in un decennio dei rimborsi elettorali non ha alcuna giustificazione. È cambiato il mondo, rispetto all'anno scorso. Se il nuovo premier vuole può riprovarci, a tagliare lì. E vediamo chi avrà il fegato di votargli contro.
«Total disclosure»
Sulla trasparenza basterebbe copiare il Regno Unito. Introdurre cioè l'obbligo di pubblicare su Internet non solo i redditi e le situazioni patrimoniali di tutti i parlamentari e i titolari di cariche elettive, ma anche gli interessi economici che fanno capo a ciascuno. Identico obbligo di trasparenza dovrebbe valere per i contributi privati ai partiti e ai singoli politici, oggi consultabili solo da chi fisicamente si presenta a un certo sportello della Camera. Vanno messi tutti su Internet, cominciando con l'abolire il limite dei 50 mila euro introdotto nel 2006 al di sotto del quale quei versamenti possono restare occulti. In Inghilterra Tony Blair, lasciando Downing Street, fu costretto a mettere in vendita 16 dei 18 orologi (due li comprò a prezzo di mercato) che gli aveva regalato il Cavaliere: che da noi si possano segretamente donare 100 milioni di vecchie lire a un partito è assurdo. Va da sé che in parallelo, finalmente, dovrebbe essere imposto a tutti i segretari amministrativi l'obbligo di certificazione dei bilanci.
Benefici fiscali
Basta un decreto per spazzare via la più indecente delle leggine, quella che spiega come «le erogazioni liberali in denaro» a organizzazioni, enti, associazioni di assistenza si possono detrarre dalle imposte per il 19% fino a un tetto massimo di 2.065 euro e 83 centesimi. Tetto che per i finanziamenti politici è cinquanta volte più alto. Di qua un risparmio di 392 euro per chi regala 100.000 euro alla ricerca sulle cardiopatie infantili, di là uno di 19.000 per chi versa la stessa somma ad Alfano o Bersani. I risparmi non sarebbero molti? È una questione di principio. Ineludibile.
Bilanci
Tutti i rendiconti (dallo Stato a quelli degli enti locali) devono essere resi omogenei, confrontabili e leggibili. I capitoli di spesa devono essere chiari e trasparenti. Un esempio? Spulciando nel bilancio di palazzo Chigi il neoarrivato Mario Monti troverà 50 milioni di euro sotto la voce opaca «Fondo unico di presidenza»: che cosa sono? Spese di rappresentanza?
Dotazioni delle Camere
Secondo l'istituto Bruno Leoni per mantenere il Parlamento ogni cittadino italiano spende 26,33 euro, contro 13,60 di un francese, 10,19 di un britannico, 5,10 di un americano. Camera e Senato, mentre votano una manovra con tagli che spingono al pianto il ministro Elsa Fornero, continuano a chiedere allo Stato sempre gli stessi soldi fino al 2014? Se davvero non si può, come dicono, interferire nella loro autonomia, il governo potrebbe tuttavia ridurre la loro dotazione a carico del Tesoro. Tanto più che a Montecitorio e Palazzo Madama c'è un tesoretto accumulato fra avanzi di amministrazione e fondi «di solidarietà» che si aggira sui 700 milioni di euro. Con la crisi che c'è, rompano quel loro «salvadanaio».
Palazzo Chigi
La presidenza del Consiglio è arrivata a occupare 20 sedi in un progressivo gigantismo che ha ridicolizzato le promesse di asciugare l'apparato che oggi occupa circa 4.600 persone: più del triplo del Cabinet office, la corrispondente struttura del Regno Unito. Per farlo, però, è fondamentale una norma che riporti la presidenza del Consiglio sotto la Ragioneria generale dello Stato, com'era fino al 1999 (senza rischi né umiliazioni per la democrazia...) prima che D'Alema rivendicasse l'autonomia finanziaria.
Vitalizi e pensioni
Stravolte pesantemente le pensioni di alcuni milioni di italiani, è essenziale un segnale dall'alto netto. Quello arrivato finora, che fa scattare il contributivo dal 2012 per i vitalizi parlamentari, è insufficiente. E anche qui è assai discutibile che il governo sia impossibilitato a intervenire. Potrebbe infatti decidere un prelievo eccezionale sugli altri redditi dei titolari di vitalizi parlamentari o regionali, più elevato per coloro che ancora non hanno raggiunto l'età per la pensione di vecchiaia. Sono diritti acquisiti? Lo erano anche quelli dei cittadini che si sono visti «cambiare il contratto» che avevano firmato con lo Stato quando erano entrati nel mondo del lavoro.
Di più: oggi deputati e senatori che durante il mandato istituzionale intendono continuare ad accumulare anche la pensione, possono farlo versando soltanto il 9% della retribuzione relativa alla loro vecchia attività: magistrato, professore, medico, dirigente d'azienda... Il restante 24% è un contributo figurativo che grava sulle casse dell'ente di previdenza. Cioè quasi sempre dello Stato. Porre l'intero 33% a carico del beneficiario sarebbe una misura di giustizia elementare.
Regioni
È dimostrato che un consiglio regionale come quello della Lombardia e dell'Emilia-Romagna possono funzionare con un costo di circa 8 euro a cittadino. Molto dignitosamente. Applicando questo standard a tutte le regioni (alcune arrivano a costare procapite 50 volte di più) si potrebbero risparmiare ogni anno 606 milioni di euro. Lo Stato non può intervenire sulle autonomie regionali, pena l'immancabile causa alla Consulta? Il governo potrebbe aggirare l'ostacolo decretando un taglio ai trasferimenti alle Regioni corrispondente alla differenza fra gli 8 euro procapite e la spesa attuale.
Gettoni di presenza
Equiparare i livelli dei gettoni di presenza nei consigli comunali, spesso diversissimi da città a città nella stessa Regione (45,90 euro a Padova, 92 a Treviso, 160 a Verona) è urgentissimo. Si fissi un parametro basato sulla popolazione e fine. Altrettanto urgente è frenare gli abusi resi oggi possibili dalle leggi sugli enti locali. Un consigliere comunale di Palermo, come abbiamo raccontato, può arrivare a intascare 9 mila euro al mese. Ricordate? Per legge il Comune deve compensare il datore di lavoro per le ore perdute dal consigliere a causa degli impegni istituzionali. Capita quindi che qualche consigliere, in precedenza disoccupato o con una retribuzione modesta, si faccia assumere appena eletto da un'impresa di famiglia con uno stipendio stratosferico: il Comune non ha scampo, deve pagare all'azienda «amica» i «danni» per quel consigliere perennemente impegnato in municipio. Una pratica molto diffusa, da stroncare: non c'è posto al mondo dove un consigliere comunale, in gettoni e rimborsi vari, possa guadagnare 10.000 euro al mese.
Auto blu
Lo Stato vuole avviare un grande piano di dismissioni del patrimonio edilizio pubblico? Bene. Ma perché non fare la stessa cosa con lo sterminato parco di auto blu, mettendole in vendita? Ne guadagnerebbe anche l'immagine della politica. Si dirà che il maggior numero di auto blu è in periferia, e su quelle il governo non può intervenire. Fissi degli standard, basati sulla popolazione e la chiuda lì.
Voli blu
In Inghilterra tutti i voli di Stato sono sul web: aeroporto di partenza, di arrivo, chi c'era a bordo, dove andava e perché aveva quel tale ospite con nome e cognome. La sola trasparenza, possiamo scommettere, ridurrebbe moltissimo decolli e atterraggi. Con risparmi conseguenti.
Scorte
Che per Roma girino ogni giorno otto auto di scorta a politici e magistrati contro una sola gazzella dei carabinieri o volante della polizia impegnata sul fronte della sicurezza dei cittadini è inaccettabile. Il ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri lo sa. E sa quanto i cittadini aspettino un segnale: più auto per la sicurezza, meno per le scorte.
Dirigenti
Il governo Prodi aveva introdotto il tetto alle retribuzioni dei dirigenti pubblici intorno ai 289 mila euro lordi l'anno. Una norma che aveva fatto a lungo discutere finché con Berlusconi era stata sostanzialmente svuotata. Non sarebbe il caso, visti i tempi, di ripristinare il tetto? Vietando, soprattutto, cumuli inaccettabili come quelli di cui godono alcuni magistrati i quali incassano lauti stipendi da componenti di authority continuando a percepire la retribuzione da magistrato «fuori ruolo»?
Conflitti d'interessi
L'Italia è il Paese dei conflitti d'interessi e intervenire a tutto campo è laborioso. Ma alcune cose si possono fare subito. Perché non stabilire che per i consigli delle società pubbliche (tutte, senza esclusione) non ci possano essere più di tre amministratori? E perché non vietare per almeno cinque anni a chi ha avuto un incarico elettivo o di governo di diventare consigliere? Sparirebbero d'incanto molte delle circa 7 mila società controllate da enti locali e Stato. Almeno quelle che servono solo a dare una poltrona ai trombati. I risparmi? Considerevoli: gli amministratori e gli alti dirigenti di quelle società sono 38 mila. Ancora più urgente, però, è fissare un paletto insuperabile: chi governa ha il diritto di scegliere gli amministratori delle società pubbliche o miste. Ma deve anche rispondere dei bilanci che essi presentano: basta con i buchi colossali che emergono da bilanci «distrattamente» approvati nella speranza che poi, a tappare la voragine, arrivi lo Stato.
Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella
http://www.corriere.it/economia 6 dicembre 2011

martedì 29 novembre 2011

Martedì

Volevo avvisarvi che oggi è martedì. Non si sa mai.
Buon onomastico a Martina dai più conosciuta come Martedì. (battutina)

sabato 26 novembre 2011

Aiutiamo ad aiutarci


Accanto alla operosa attività quotidiana di recupero di eccedenze alimentari da destinare ai più poveri del nostro paese, il Banco Alimentare organizza ogni anno, l´ultimo sabato di novembre, la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare.
Ormai giunta alla 15ª edizione, la GNCA è diventata dal 1997 un importante momento che coinvolge e sensibilizza la società civile al problema della povertà attraverso l'invito a un gesto concreto di gratuità e di condivisione: fare la spesa per chi ha bisogno. Durante questa giornata, presso una fittissima rete di supermercati coinvolti su tutto il territorio nazionale, ciascuno può donare parte della propria spesa per rispondere al bisogno di quanti vivono nella povertà.
120.000 volontari che donano parte del loro tempo, permettono la realizzazione di questa giornata.
5.000.000 gli italiani che acquistano cibo per chi non può farlo.
9.400 tonnellate di cibo donato e raccolto durante l'edizione 2010.
8.159 strutture caritative aiutate (accolgono 1.400.000 poveri in Italia)
È un grande spettacolo di carità : l'esperienza del dono eccede ogni aspettativa generando una sovrabbondante solidarietà umana.

giovedì 24 novembre 2011

Se volete affetto e tanto amore

Cercate un cuore nuovo che batte e avete tanto amore da dare e ricevere?

Questo annuncio è apparso su L'Arena Clic di oggi, www.larena.it.

Bellissimi cuccioli da adottare

24/11/2011
Zoom Foto
Bellissimi cuccioli da adottare
Cuccioli in regalo, sono tre: due femmine e un maschio. Il maschio è quello marrone.
Il papà si chiama Dado. La mamma Brugola.
Sono meticci, taglia picccola, e sono veramente bravi, la mamma li sta educando veramente bene.
Mi è veramente difficile stare con 5 cani. Se non li prende nessuno mi toccherà portarli al canile. Sto male solo a pensarci.

Tiziana
num. nel caso...qualcuno fosse interessato.
0458830123
3484989762

martedì 22 novembre 2011

Chiusura di Splinder

Mi sono posta la domanda se proseguire o meno ora che Splinder ha i giorni contati.
Se Splinder non avesse chiuso avrei continuato quindi riapro qua:


http://clioendor.blogspot.com

oppure

https://clioendor.wordpress.com/

 

Sto traslocando... lo style non è definitivo... i contenuti ci sono nella mia testa ma esteticamente non mi assomiglia. Qua è stato tutto costruito e voluto con dedizione negli anni. Là ci sono tante cose da fare. In primis gli allacciamenti. Le fondamenta sono solide.

Insomma faccio parte dei tanti che stanno traslocando.

Sto lavorando per me.

Ciao a tutti. E' stato bello anche se ci sono state zone d'ombra e delusioni ma la vita è così.
No?

prova gabri

Mi sono posta la domanda se proseguire o meno ora che Splinder ha i giorni contati.
Se Splinder non avesse chiuso avrei continuato quindi riapro qua:


http://clioendor.blogspot.com

Sto traslocando... lo style non è definitivo... i contenuti ci sono nella mia testa ma esteticamente non mi assomiglia. Qua è stato tutto costruito e voluto con dedizione negli anni. Là ci sono tante cose da fare. In primis gli allacciamenti. Le fondamenta sono solide.

Insomma faccio parte dei tanti che stanno traslocando.

Sto lavorando per me.

Ciao a tutti. E' stato bello anche se ci sono state zone d'ombra e delusioni ma la vita è così.
No?

prova gabri

Mi sono posta la domanda se proseguire o meno ora che Splinder ha i giorni contati.
Se Splinder non avesse chiuso avrei continuato quindi riapro qua:


http://clioendor.blogspot.com

Sto traslocando... lo style non è definitivo... i contenuti ci sono nella mia testa ma esteticamente non mi assomiglia. Qua è stato tutto costruito e voluto con dedizione negli anni. Là ci sono tante cose da fare. In primis gli allacciamenti. Le fondamenta sono solide.

Insomma faccio parte dei tanti che stanno traslocando.

Sto lavorando per me.

Ciao a tutti. E' stato bello anche se ci sono state zone d'ombra e delusioni ma la vita è così.
No?

prova gabri

Mi sono posta la domanda se proseguire o meno ora che Splinder ha i giorni contati.
Se Splinder non avesse chiuso avrei continuato quindi riapro qua:


http://clioendor.blogspot.com

Sto traslocando... lo style non è definitivo... i contenuti ci sono nella mia testa ma esteticamente non mi assomiglia. Qua è stato tutto costruito e voluto con dedizione negli anni. Là ci sono tante cose da fare. In primis gli allacciamenti. Le fondamenta sono solide.

Insomma faccio parte dei tanti che stanno traslocando.

Sto lavorando per me.

Ciao a tutti. E' stato bello anche se ci sono state zone d'ombra e delusioni ma la vita è così.
No?

Ricominciare?

Dopo 8 anni circa (da aprile 2003) devo traslocare qua. Splinder chiude a gennaio. Ho riflettuto se continuare o meno, se splinder non avesse chiuso avrei continuato: quindi perchè chiudere?

martedì 15 novembre 2011



Alla vita

La vita non è uno scherzo.
Prendila sul serio
come fa lo scoiattolo, ad esempio,
senza aspettarti nulla
dal di fuori o nell'al di là.
Non avrai altro da fare che vivere.

La vita non é uno scherzo.
Prendila sul serio
ma sul serio a tal punto
che messo contro un muro, ad esempio, le mani legate,
o dentro un laboratorio
col camice bianco e grandi occhiali,
tu muoia affinché vivano gli uomini
gli uomini di cui non conoscerai la faccia,
e morrai sapendo
che nulla é più bello, più vero della vita.

Prendila sul serio
ma sul serio a tal punto
che a settant'anni, ad esempio, pianterai degli ulivi
non perché restino ai tuoi figli
ma perché non crederai alla morte
pur temendola,
e la vita peserà di più sulla bilancia.

Nazim Hikmet

 

venerdì 11 novembre 2011


Contraddizioni



Maaa avete visto la nuova pubblicità della 5OO??
J3ennyf3r L0pez che salta di qua e di là?
"Quelli" del marketing avranno anche fatto una ricerca ma puntare su J. L0pez per fare pubblicità alla 5OO penso sia una scelta infelice.
Lei reclamizza la 5OO che viene fatta in Polonia o in Messico?
Con i soldi con cui hanno pagato la tipa potevano risanare T3rmini Im3r3s3. O pagare gli operai in cassa integrazione per 10 anni di fila.
Cos’è puntano su eventuali acquirenti latino-americani?
La carogna mi sta salendo da quando ho visto lo spot.



 

Ci siamo?

Primo scritto su Wordpress... ce la possiamo fare :-)

Hello world!

Welcome to WordPress.com. After you read this, you should delete and write your own post, with a new title above. Or hit Add New on the left (of the admin dashboard) to start a fresh post.

Here are some suggestions for your first post.

  1. You can find new ideas for what to blog about by reading the Daily Post.

  2. Add PressThis to your browser. It creates a new blog post for you about any interesting  page you read on the web.

  3. Make some changes to this page, and then hit preview on the right. You can always preview any post or edit it before you share it to the world.

martedì 8 novembre 2011


Civiltà
L’aveva annunciato, ora lo ha fatto: il primo ministro giapponese Yoshihiko Noda si è ridotto lo stipendio del 30 per cento per aiutare le vittime del erremoto dell’11 marzo. Un gesto di civiltà a cui hanno aderito anche i ministri e viceministri, con un taglio dei salari del 20 per cento. Alla vigilia dell’annuncio di nuove tasse, sempre al fine di finanziare la ricostruzione, i politici hanno voluto dare il buon esempio. Da copiare.
Notizia tratta da DonnaModerna n° 45 del 09/11/2011.
 
Mio post scriptum: se smettessero di dare la caccia alle balene sarebbero veramente perfetti!!!
 

lunedì 7 novembre 2011


[youtube http://www.youtube.com/watch?v=2u8KKAa7E0Y]




Grazie a Brisella che mi ha insegnato (con molta pazienza) ad inserire i video nei post!
Questa canzone mi sta ossessionando, mi piace Adele e io, non so voi, vado a periodi con le canzoni. Ciao e buona settimana a tutti/e!


Ricordate l'sms 45500 per aiutare chi in questo momento non ha più nulla se non lacrime! Tanti sms fanno una bella cifra!


 

sabato 5 novembre 2011


Il purè è uno dei miei cibi consolatori.
Mi scrivete qual è il vostro o uno dei vostri cibi consolatori preferiti?

venerdì 28 ottobre 2011


Per aiutare  le popolazioni delle Province di La Spezia e Massa Carrara colpite dell'alluvione
manda un sms al numero 45500 - ogni  sms 2 euro.

 

giovedì 27 ottobre 2011


A pochi giorni dall'anniversario dell'alluvione in Veneto, vedo disastri gente disperata che spala fango cercando persone... e in Parlamento si menano. Bello spettacolo!

domenica 23 ottobre 2011


L’indignata anticasta che contestò Brunetta è figlia di un senatore con la tripla pensione


Brunetta perse le staffe proprio contro di lei ("Siete l'Italia peggiore"). A guidare la contestazione contro il ministro fu Maurizia Russo Spena. Suo padre Giovanni intasca 9mila euro netti al mese grazie a una tripla pensione d'oro: docente universitario, parlamentare e consigliere regionale


Roma - Ma c’era bisogno di scomodarsi tanto per combattere la casta dei privilegiati, quando bastava citofonare a papà? Magari per proporgli subito un sequestro proletario di almeno una delle sue tre pensioni? Russo Spena figlia aveva già minacciato uno sfracello, basterebbe, dice lei in una delle dozzine di interviste che ha fatto (sarà pure precaria, ma è una costante delle piazze indignade e intervistate), «pubblicate le pensioni di noi atipici e scoppierebbe la rivolta sociale». Scoppia qualcos’altro invece se si pubblicano gli assegni che Russo Spena papà, il suo, riceve mensilmente dallo Stato, quello che la figlia vorrebbe rivoluzionare. Come già predicava il padre prima di lei, comunista e poi rifondatore comunista, che nell’attesa dell’eguaglianza sociale si gode le tre pensioni e scrive su Liberazione fondi vibranti tipo: «È il momento di rotture profonde e di radicalità culturale e sociale. Occorre ripensare anche modi e forme del conflitto. Moderatismi e prudenze tattiche portano al suicidio delle sinistre». Armatevi e partite per queste rotture profonde, che Russo Spena benedice voi indignados e tutte «le rivolte, come ineludibili forme di espressione dei movimenti».
Ecco, quei movimenti di rassegnati a non avere una pensione, infuriati contro la casta di chi vive di politica e ci vive benissimo. Ecco, personaggi tipo Russo Spena padre, un cuore operaio ma tre vitalizi: una da parlamentare, una da consigliere regionale, una da professore universitario. Avendo fatto l’onorevole per cinque legislature il padre dell’indignata anti-casta riceve 5.510 euro netti a fine mese. A questi si sommano 2.270 euro, ancora netti, che gli arrivano come ex docente universitario, ovviamente statale. I cronisti della Repubblica a Napoli (rilanciati da Dagospia) hanno però scoperto una terza fonte di reddito per l’ex ideologo del Pdup, Partito di Unità Proletaria. Un vitalizio come ex consigliere regionale della Campania, dal 1975 al 1979. Quanto viene quest’altro obolo che i contribuenti versano alla famiglia Russo Spena? Il regolamento regionale prevede che l’assegno sia pari al 30 per cento dell’emolumento lordo di un consigliere. «La base di calcolo - si legge nella normativa regionale - è l’importo di carica mensile lorda più il rimborso spese spettante ai consiglieri regionali in carica nello stesso mese in cui si riferisce l’assegno vitalizio». Quindi, se traduciamo bene dal burocratese, il 30 per cento di 10.972 euro, pari al compenso lordo di un consigliere della Regione Campania. Dunque altri 3mila euro lordi circa. In tutto siamo attorno ai 9mila euro netti al mese, di pensione, anzi di pensioni.
Ne passasse una alla figlia, che vive solo con 1.800 euro (ovviamente statali anche quelli) pur avendo un master, così per fare un po’ di redistribuzione sociale quantomeno in casa sua. Stia attento perché la Russo Spena figlia sembra avercela proprio con la classe politica a cui Russo Spena padre appartiene da mezzo secolo: «Siamo un corpo collettivo accomunato da una condizione di sofferenza sociale, è questo che deve capire la classe politica, che se ne deve andare». La Russo Spena senza pensioni vorrebbe sapere «se c’è trasparenza nei redditi di chi ci governa», della casta insomma. Purtroppo c’è trasparenza a sufficienza per sapere quanti sono i pluripensionati che hanno vitalizi da manager solo per aver fatto qualche anno in Parlamento o in Regione, lavoro non esattamente usurante.
Che fare ordunque? Russo Spena figlia, grazie a Brunetta che perse i nervi proprio con lei («Siete l’Italia peggiore»), è già diventata un prezzemolino. Già comparsa come testimonial del precariato su Corriere, Stampa, Repubblica, Manifesto, l’Unità, Il Fatto, la figlia del tripensionato è salita pure sul palco organizzato da Santoro per la Fiom. Serena Dandini, Vauro, Travaglio, Crozza, Ingroia. E Russo Spena figlia. Che, si dice, sia già corteggiata da Idv e Sinistra radicale per candidarla in Parlamento. Porterebbe avanti le battaglie del padre, che sul quotidiano del Prc fa il Bakunin: «Sì, far saltare il banco per offrire una chance al cambiamento». Il banco sì, il bancomat magari un’altra volta.
Di Paolo Bracalini su Il Giornale del 23 ottobre 2011

giovedì 20 ottobre 2011


Ogni giorno è un pezzo di storia che in futuro verrà studiato sui libri.



Stanno succedendo tante di quelle cose che faccio fatica, da spettatrice, ad assimilarle. Tutto troppo veloce.



La storia era la mia materia preferita a scuola... ora ho paura ad ascoltare il tg o leggere le news su internet.

lunedì 17 ottobre 2011


Tutti vittime per Shalit, Israele si ribella allo scambio




Dunque Gilad Shalit tornerà martedì, e lo farà attraverso il Cairo cui verrà consegnato in un gioco opportunistico che riflette il distacco di Hamas dalla sua sede di Damasco ormai in fiamme, e quella del governo militare egiziano nel caos alla ricerca di consenso internazionale. Israele vibra nell’attesa, alla contentezza corrispondono anche indignazione, paura, disperazione: il figlio superstite della famiglia Schijveshuurder, Shvuel (un 27enne che nel 2001 ha avuto il padre, la madre e tre fratelli uccisi con altre 12 persone nella Pizzeria Sbarro di Gerusalemme) che da allora dà segni di squilibrio, ha vandalizzato il monumento a Yitzhak Rabin a Tel Aviv. Ron Kerman, padre di Tal, una ragazzina uccisa sull’autobus numero 27 a Haifa nel 2003 ha attaccato Noam Shalit: «Per salvare tuo figlio hai vittimizzato tutta Israele». Si preparano anche manifestazioni organizzate e ci si rivolge al Bagaz, l’Alta Corte, per fermare lo scambio.

Il fatto è che il prezzo è micidiale, e non solo numericamente. Non solo si tratta di 1027 vite contro una. Si tratta di misurare il valore di una vita umana come noi la concepiamo, sull’accettazione del male assoluto. Israele sperimenta come già altre volte la determinazione a salvare i suoi soldati: ma qui vediamo un’autentica inondazione di tagliagole, di morti viventi, e si sa già per statistica che il cinquanta per cento torneranno a colpire. Fra questi assassini di cui i palestinesi festeggiano il ritorno ci sono: Nasser Batima, responsabile dell’eccidio di 30 persone al Park Hotel di Netanya, 200 feriti; Husam Bodran che ha pianificato l’attacco alla discoteca del Dolphinarium a Tel Aviv nel 2001, qualcuno si ricorderà i corpi straziati di 21 ragazzini uccisi sul lungomare. Sempre Bodran è responsabile dell’uccisione dei 14 innocenti che pranzavano al ristorante Matza di Haifa nel 2002. Ci sono Yehie Sinwar e Jihad Amur, coinvolti nel rapimento del soldato Wachsman, che fecero saltare per aria con una cintura quando un commando cercò di liberarlo. Abd Al Gadi Gnaim, che ha buttato giù da un dirupo un autobus di linea fra Gerusalemme e Tel Aviv uccidendo 16 passeggeri. Molti che per strada hanno sparato ad automobili uccidendo famiglie con bambini, molti rapitori che poi hanno ucciso le loro vittime, svariati pugnalatori, come Bassam Abu Sanina e Riad Asila che uccisero lo studente di una scuola. Ci sono molte donne che, guidando col velo, hanno accompagnato i terroristi suicidi a uccidere centinaia di innocenti.

Ma alla cronista resta particolarmente indigeribile fra (si dice) 27 donne, la liberazione di Mona Jaud Awana, che con internet ha attratto dalla cittadina di Ashkelon il sedicenne Ofir Rahum. Si è avventurato fuori del paese per la prima volta in autobus per finire nelle mani dei compagni di Awana, che l’hanno fatto a pezzi in un garage di Ramallah. La cronista ha visitato la sua casa e il suoi genitori. Ora suo padre col cuore a pezzi e la testa confusa tuttavia si congratula con Noam Shalit perché riavrà suo figlio. Nella storia dei molti altri attentati che si srotola davanti agli occhi degli israeliani mentre gli assassini escono, c’è la storia di un piccolo Paese che è pronto
a dare per la vita tutto, mentre i suoi nemici sono assassini pronti a tutto per la morte. E lo saranno ancora.



Fiamma Nirenstein - Il Giornale del 15 ottobre 2011 


Il Giornale, 15 ottobre 2011 di Fiamma Nirenstein  

mercoledì 12 ottobre 2011


Shalit, Israele approva l'accordo
Governo libererà detenuti palestinesi
 
Il governo israeliano ha approvato a maggioranza la bozza di accordo presentata dal premier Benyamin Netanyahu per la liberazione del caporale Ghilad Shalit, prigioniero di Hamas nella Striscia di Gaza da più di cinque anni. L'accordo, già sottoscritto dai negoziatori delle tre parti, prevede la consegna di Shalit agli egiziani in cambio di 1.027 detenuti, diversi dei quali condannati in Israele per gravi fatti di sangue.  www.tgcom.it


Do ut des (?)
 


 


 



Avete già compilato e consegnato il vostro q-u-e-s-t-i-o-n-a-r-i-o
censimento I-s-t-a-t?

venerdì 7 ottobre 2011


Un giorno di pioggia è bello come un giorno di sole,
essi esistono entrambi, ognuno a suo modo.

Fernando Pessoa 
 

giovedì 6 ottobre 2011


1) Per la cronaca, ieri stavo poco bene. ma ero presente al lavoro.



    Questa notte ho vomitato un bel po'.
    Questa mattina mia madre ha sentenziato: "vomiti perchè non mangi carne".
    Comunque sono in ufficio. Abile e arruolata da una vita.

    E qui ho dettto tutto.



 



2) Romina: Mi dispiace se sono "concausa" di una tua decisione di chiudere.



     Mettermi tra i due post che ti hanno portata a questa decisione. Se un mio
     post (tra l'altro molto sintetico di un mio pezzettino di vita) cancella mesi di
     conoscenza reciproca... cosa devo pensare? Il chiudere il non voler chiarire?



     Se c'è da chiarire.


 

mercoledì 5 ottobre 2011



Purtroppo sono riservata, purtroppo non sbatto ai quattro venti i cavolacci miei privati.
Mi si parla di coerenza e una persona che mi conosce superficialmente non può sapere che io la coerenza la pago quotidianamente. La pago nel non attraversare a piedi con il rosso se sono pedone, nel fermarmi sempre per far passare i pedoni se sono in macchina, nell'aiutare chi è in difficoltà ne ltraffico. Nel restituire il resto se mi viene dato sbagliato. Nel non fare carriera per non essermi venduta, per avere ancora tutte le mie papille gustative, per non aver assecondato persone viscide e stronze. Sono coerente nel non volere fare la spia e/o sgametti a colleghi e sottosviluppati mentali con i quali mi tocca aver a che fare quotidianamente. Ho pagato l'essere leale... ma che mi si venga a dire che dovrei non dare le crocchette di pollo alle mie gatte perchè sono vegetariana proprio...
No comment.
Io non impongo le mie scelte a chi non può scegliere. Mio marito può mangiare quello che vuole basta che non sappia. O che io non sia a tavola con lui. Pretendo troppo? Per me mangiare coniglio è come mangiare il mio gatto. Mangiare carne di puledro è orripilante. Ho vissuto vicino ad un macello da piccola e non lo auguro a nessuno.
C'è chi ha pelo sullo stomaco io non ho pelo sullo stomaco per queste cose.
Non ho pelo sullo stomaco nel rinfacciare ad altri se vivo sopra le mie possibilità o se faccio fatica ad arrivare a fine mese. Se devo rinunciare a capricci o desideri per anteporre la bolletta da pagare.
Mi sono un po' rotta il cazzo di assecondare atteggiamenti un po' troppo esagerati e forti. Non sopporto chi usa il potere per schiacciare gli altri. Chi fa l'aggressivo per essere più figo.
Alla radio qualche giorno fa ho sentito che la gentilezza è la migliore arma e che salverà il mondo. Mi sa che rimarrò da sola ma non me ne frega nulla. Sarò sola ma non avrò rinnegato me stessa.
Questo è un discorso sconclusionato senza capo nè coda. E' un miscuglio di problemi, di difficoltà di cose che sento, che leggo e che devo subire.
La vita è bella, godo di ogni momento. Nel bene e nel male. E voglio, esigo vivere tranquilla in serenità.
Urli? <--- metafora: io mi metto i tappi per le orecchie ma non sostengo il tuo gioco.
Meglio perdere a modo nostro che vincere nel modo degli altlri.



Sono un essere imperfetto in quanto umano. Ma sono io. Con i pregi e i difetti. E i pregi sono tanti, urca se sono tanti e più passa il tempo più me ne rendo conto.



Buona giornata a tutti/e.


 

lunedì 3 ottobre 2011



E hanno vinto... se perdevano che facevano? Attaccavano gli aerei in fase di atterraggio?



L' aeroporto di Capodichino e' stato danneggiato questa notte da gruppi di tifosi che si sono recati ad accogliere il Napoli di ritorno da Milano dopo la vittoriosa gara con l' Inter. Gruppi di teppisti sono entrati a bordo di ciclomotori all' interno dell' aerostazione, sfondando una porta a vetri scorrevole, rompendo una vetrina e danneggiando tavolini del ''Blue Bar'', al piano terra. Nel tentativo di fermare i teppisti, che stavano forzando una porta a vetri, un ispettore dell' Ufficio prevenzione generale della Questura e' rimasto lievemente contuso.   Notizia Ansa


 

venerdì 30 settembre 2011


Oggi è una data importante. E' solo un numero. Una ricorrenza.
E' una data importante. E' importante ma anche no.
Perché per noi ogni giorno è il primo giorno. Ogni giorno si riparte.
Ogni mattino apro gli occhi e sono serena perché tu sei al mio fianco.
Sono passati 16 anni e non me ne sono accorta. Sono volati gli anni, i
mesi e le settimane. Giorni di sole, giorni di pioggia, inverni lunghi ed estati calde.

Abbiamo vissuto giorni molto duri, tragici, in salita. Lontananze forzate. 
Sempre vicini a testa alta dritti contro le
difficoltà e i lutti. Vicini quando c’era chi non capiva. Vicini quando qualcuno
voleva fare del male. Siamo intoccabili. Siamo impermeabili all’invidia.
L’onest&agrave; paga, la lealtà paga lo dico sempre. Ci vuole tempo.
Ti ricordi le nostre cinque parole?
Fiducia, rispetto, amore, amicizia e …..
 
Ogni sera è una vittoria, perché ogni giornata l’ho vissuta con te. Il tempo
vola ed è contro di noi… ma noi stiamo comunque dritti contro il vento, contro
il sole. Il tempo è contro di noi ma è anche con noi perché chi non ha capito poi
è tornato indietro e ci ha cercati. Ci ha capiti.
 
La vita è imprevedibile, la vita non scherza. La vita morde.
Ma tu sei con me. Nel bene e nel male. Io ci sono e tu ci sei.
 
Saranno parole banali, scritte nella confusione di un ufficio sovraffollato ma tu sei
sempre al mio fianco. Non sono tipa da sorprese o da cose eclatanti, sono affidabile,
sono responsabile, sono una vecchietta da quando avevo 6 anni… sono noiosa, brontolona,
sono protettiva all’inverosimile ma so essere grande, così splendida quando mi specchio nei tuoi occhi.
Perché tu hai visto e vedi quello che altri non vedono.
Voglio continuare ad attraversare la vita con te. Con noi.
 
Buon anniversario.
 
io

giovedì 29 settembre 2011


Rò fa sciopero. Ho un blog troppo ermetico ultimamente. Non posso darle torto.
Cosa vuoi che ti racconto cara Romina. Che ieri quasi scendo dalla macchina?
Lo spunto me l'ha dato Raffaella scrivendo un post sui due ragazzi presi a crick dopo un sorpasso azzardato a Milano.


Racconto:

Ieri mi ha tagliato la strada una mammina con figlio di 6/7 anni seduto davanti senza cintura.

Il cuore mi è andato in gola, il tipo davanti a me ha cercato di spiegare che certe manovre non si fanno, soprattutto con un bimbo a bordo. Bimbo che dovrebbe obbligatoriamente per legge sedere dietro...

Io le ho suonato, per dare man forte al tipo davanti quando lei ha risposto a quest'ultimo con gestacci non proprio da signora e da mamma.

Alla fine non l'ho fatta passare, si è comportata troppo da stronza.
Sono la prima a far passare chi è in difficoltà, sulle striscie pedonali eccetera... ma i soprusi non li tollero... sto male per un tot poi...



Mi piacciono le regole, le buone maniere, l'educazione... come dice mia madre imparare a stare al mondo: la creanza.



 

mercoledì 28 settembre 2011


Gattamorta ~ [gat-ta-mòr-ta]o gatta morta s.f. (pl. gattemorte)  Persona che ha un'aria mite, mansueta, ma in realtà è tutt'altro: fare la g.; essere una g.
 

venerdì 16 settembre 2011


Notte Di Note, Note Di Notte
 
Notte di note note di notte
di luna che imbroglia i cani
vagabondi invisibili nelle vie che sanno tutto
e ci cammino
a tempo col rumore della terra che gira
e fornai che fanno il pane di domani
secchi d'acqua che svegliano i balconi
cotti di sole del mattino
in questa notte di ragnatele
di fili notturni sul mio viso
l'alito largo del vento mi segue
annusando i pantaloni
e quante dita stanno acchiappando note
che cadono giù dal paradiso
e le giornate si chiudono
dietro le serrature dei portoni
buona notte ai piccoli dolori
buona notte a tutti i suonatori
buona notte a queste nubi d'inchiostro
buona notte a questo figlio nostro
qui in questa curva di cielo
ed ogni odore è un ricordo
che torna a bruciapelo
e porta via
la sete i giorni sbagliati
per una notte di pace
nei cuori affaticati
notte di note note di notte
tesa come pelle di tamburo
fari che bucan la pazienza dell'aria
cercando di capirmi gli occhi
in questo stesso istante tra la California e il
Giappone
c'&egrave; chi inventerà il futuro
per tutti gli uomini che passano
sui fogli del mondo come scarabocchi
in questa notte di stelle distratte
sorprese da un'alba che confonde
muri vecchi
che respirano un giovane cielo rattoppato
e un risveglio salato di mare
nei cortili deserti che scavalcano le onde
come qualcosa di rauco
che ti chiedi cos'&egrave; mentre ti è già passato
buona notte ad ogni nota d'argento
buona notte a un sollievo di vento
buona notte a questo silenzio d'oro
buona notte buona notte tesoro
qui in questa via di nessuno
mi sto frugando parole
per far sognar qualcuno
quando verrà
dal cielo dove si trova
una speranza di luce
una canzone nuova
qui in questa notte di note
a guardarmi la vita
dentro le mani vuote
ma che cos'&egrave; mai
che mi fa credere ancora
mi riga gli occhi d'amore
e mi addormenterà dalla parte del cuore.
 
Claudio Baglioni
 
 

giovedì 8 settembre 2011

giovedì 11 agosto 2011


Haidi, ti sorridono i no Tav



Detto con tutto il rispetto per una madre, non se ne può più di sentire Haidi Giuliani arringare quelli che danno l'assalto al cantiere dell'alta velocità a suon di bulloni e armi varie. Mentre centinaia di delinquenti ingaggiavano l'ennesima battaglia con la polizia, lei blaterava di "arroganza dello Stato" rappresentatata "dall'elicottero che si sta sorvolando" che verrebbe usato, a parer suo, "per sorvegliare i cittadini che esprimono il loro dissenso". Già. E quelli incappucciati? E i caschi? E i bastoni e le bombe carta? Macché, "il vero facinoroso è lo Stato" sostiene. Arrivata in Val di Susa col marito l'ex senatrice di Rifondazione ha subito contribuito a svelenire gli animi: "Qui stanno violando tutto, qui c'&egrave; il confine della democrazia, stanno violando diritti costituzionali".
Chi vuole menare le mani non ha certo bisogno del lasciapassare di Haidi Giuliani per iniziare il suo sabba, ma come stupirsi dell'odio contro la divisa se si sente dire da un'anziana signora dal viso apparentemente gentile che i poliziotti sono gi agenti di un regime criminale ("mercenari&quot; gridavano certi tipi agli alpini). I giovani "resistenti&quot;, invece, si coprono il viso "per difendersi dai lacrimogeni". Mica sono stupidi, dice Haidi: davanti al fumo "ti metti il rossetto o qualcosa davanti alla bocca?". Così si ricorda un figlio morto con l'estintore in mano, 10 anni dopo.



di Giuseppe Cruciani su Panorama n° 32 del 02/08/11.

martedì 9 agosto 2011


Aiutate Romeo, un dolce gattino con una storia disperata




 






L'associazione&nbsp;"Le Sfigatte" sta cercando urgentemente una famiglia per questo animale che ha rischiato davvero la propria pelle... purtroppo il caso è urgente e se qualcuno tra di voi ha la possibilità di accogliere questo gattino entrate in contatto con l'associazione&nbsp;adozioni@lesfigatte.org 

Ecco la storia di Romeo "testo integrale estratto dal loro sito"

Quello che ci preme dirvi però è che Romeo adesso è salvo, è sotto la nostra custodia ma HA BISOGNO URGENTISSIMO DI UNA CASA! Attualmente è in stallo da una volontaria che può tenerlo però solo in bagno... per lui abituato a vivere all'aperto e dopo aver passato una settimana in gabbia è una tortura vivere in uno spazio così ristretto. SE QUALCUNO TRA VOI HA LA POSSIBILITÀ DI ACCOGLIERLO per favore ci scriva subito tenendo presente che è FIV+ ma è un gatto buonissimo e come diciamo sempre la FIV non è la FeLV e con un gatto sterilizzato e tranquillo le possibilità di contagio con altri gatti sono praticamente nulle e le possibilità di vita sono al pari di un gatto sano.

Per proporsi o avere info scrivere a: adozioni@lesfigatte.org(scrivere email di presentazione lasciando il proprio recapito telefonico) o contatti MIRIAM 334 1890545 (dalle 18.30 in poi; in caso di mancata risposta inviare un messaggio)

Conosciamo la storia di Romeo perchè ce l'ha raccontata una nostra conoscente, la stessa che ci ha chiesto aiuto per trovargli una sistemazione. Carla lavora presso una famiglia e ama gli animali. Un giorno è arrivato dal nulla Romeo e ha iniziato a dargli da mangiare... dopo poco tempo è stata intimata dal non farlo perchè i gatti sono sporchi e danno fastidio (!!!!).


 


martedì 2 agosto 2011

La fortuna di Battisti è quella di non esser nato in Israele
Il terrorista l'ha fatta franca con l'Italia, ma se avesse avuto a che fare col Mossad non l'avrebbe passata liscia, neanche da assolto
 
Ho fatto un sogno. Non bello né brutto. Però al risveglio è rimasta sulla pelle una sensazione rassicurante. Un sentimento di semplicità, tipo quando con pochi gesti  le cose si incamminano per la strada giusta. Nel sogno Cesare Battisti era nato in Israele e tra Tel Aviv e Gerusalemme aveva commesso una serie di omicidi. Per la precisione quattro. Tre come concorrente nell’esecuzione e uno da co-ideatore. Ovviamente fu arrestato e poi evase all’estero. A quel punto, ammetto, il sogno è diventato un po’ confuso. Perché, per quanto ricordo, Battisti dopo la fuga si sarebbe rifugiato a Parigi dove addirittura sarebbe riuscito a diventare un celebre scrittore. Sostenuto dalla sinistra di Mitterrand avrebbe più volte spiegato all’interno dei salotti parigini che quei quattro omicidi non erano omicidi ma solo un atto terroristico di chi è vittima dello Stato. Ovviamente dello Stato di Israele. Inutile dirlo, Battisti diventa un rifugiato politico. E quindi nei limiti pel possibile e dell’impossibile va tutelato.
Dopo anni dedicati alla scrittura più che al pentimento, il terrorista si trova bruscamente a fare i conti con la giustizia. Il vento cambia e da Gerusalemme riescono a ottenere l’estradizione e l’arresto. Non si sa come, ma Battisti riesce a fuggire in Brasile.  Lì ottiene non solo il no all’estradizione ma viene rimesso in libertà e riceve un visto come scrittore. A quel  punto il governo israeliano convoca una riunione d’urgenza. Sanno di non poter rompere le relazioni diplomatiche. A smenarci sarebbero solo le aziende israeliane, in pole position per grossi appalti pubblici anche per i prossimi mondiali. Mentre a guadagnarci sarebbero i concorrenti francesi interessati alle stesse commesse. Pure quelle militari. Così, di nascosto, interviene il Mossad. Che salva capra e cavoli. Primo il terrorista non ha rinnegato le proprie idee quindi è ancora terrorista e in quanto tale va trattato. Secondo, agire come con Hamas a Dubai. I servizi ingaggiano due liquidatori che a una settimana dalla sentenza aspettano il terrorista a un angolo di strada a San Paolo e con due galil fanno fuoco. Chiaramente un furto degenerato. L’indomani il governo israeliano emette una nota ufficiale: «Ci rammarichiamo per il tragico incidente che ha coinvolto il noto terrorista. Evidentemente il governo brasiliano non riesce a mantenere il crimine comune sotto una adeguata soglia di sicurezza. Se fosse stata consentita l’estradizione, ora sarebbe al sicuro in un carcere israeliano».
 
di Claudio Antonelli  11/06/2011 – su Libero