martedì 31 marzo 2009

Germania, rapinatore a sette anni
Bimbo picchia e deruba 17enne


Un metro e trenta per 60 chili di aggressività. Si tratta di un bambino di 7 anni, grande il doppio della media dei coetanei, che per i giornali teseschi già un gangster in piena regola: il più giovane nella storia del Pease. Il bimbo ha aggredito una ragazza di 17 anni a cui ha rubato il cellulare dopo averla picchiata. Poi la giovane è riuscita a bloccarlo ed ha chiamato la polizia che ha accompagnato a casa il piccolo teppista.
La ragazza stava facendo jogging poco dopo l'ora di pranzo, quando il bimbo le ha sbarrato la strada e dopo averle chiesto se aveva paura di lui, le è saltato addosso, l'ha presa a calci, le ha strappato il cellulare ed è scappato. Superato lo spavento la vittima ha rincorso il piccolo rapinatore riuscendo a raggiungerlo ed a bloccarlo, mentre il piccolo gangster le gridava "se non mi lasci ti ammazzo".
Alcuni passanti hanno avvertito la polizia, che ha preso in consegna il piccolo e lo ha accompagnato a casa dopo una brusca lavata di capo, poiché in Germania i minori al di sotto dei 14 anni non sono legalmente punibili. La madre del piccolo, che vive in un quartiere difficile, ha altri sei figli ed è in attesa dell'ottavo, ha spiegato agli agenti che il figlio si esercita già con i pesi, pratica la boxe ed è "un ragazzino insolente, chepicchia anche fratelli e sorelle e va male a scuola". Dopo aver ammesso di non essere in grado di controllare ciò che fa il figlio, la madre ha spiegato che "se continua così, non so come andrà a finire".
notizia tratta da
www.tgcom.it


Il padre è leggermente assente?

mercoledì 25 marzo 2009


Decisamente non è un bel periodo. Le brutte notizie si susseguono. Quando meno ce lo aspettiamo ci rendiamo conto di quanto siamo fragili...

giovedì 12 marzo 2009

Tom,
La tua generosità e il tuo sorriso saranno sempre con noi.
Troppo poco tempo,  troppo poco ma hai lasciato un segno indelebile in tutti i cuori che hai toccato.


Ti vogliamo bene e te ne vorremo sempre. Ciao dalla tua famiglia italiana.

martedì 10 marzo 2009

 


"Siamo alla ricerca di un'autonomia legittima e significativa che ci permetta di vivere nel quadro della Repubblica popolare cinese. La giustizia prevarrà".
"La Cina ha ucciso centinaia di migliaia di tibetani, gettando gli abitanti del Paese in tali abissi di sofferenza e privazioni da far provare loro l'inferno in terra".
Dalai Lama