martedì 25 novembre 2008


Non è il Nordest e nessuno si indigna

Quattro ventenni italiani di buona famiglia hanno cosparso di benzina un clochard e gli hanno dato fuoco. «L’abbiamo fatto così, per divertirci», hanno confessato. Possibile?, vi chiederete. E perché tutto tace? Com’è che dagli schermi tv non spunta il faccione di Veltroni con la sua migliore espressione di circostanza a «condannare» e a «lanciare l’allarme per la deriva razzista»? Per quale strana ragione non rullano i tamburi di Cgil e comitati antifascisti per chiamare alla Grande Manifestazione Nazionale di Protesta? Che cosa impedisce ai siti internet dei giornaloni politicamente corretti di dare fiato alle trombe dell’indignazione? Quale mistero si cela dietro l’assenza pressoché totale di dichiarazioni di parlamentari di sinistra sulla vicenda? E perché il sindaco Alemanno non si è ancora precipitato a chiedere scusa?
Il fatto è che il delitto non è avvenuto nella magica Roma inopinatamente caduta nelle manacce degli eredi di Mussolini. Non è stato perpetrato neppure nella cupa Milano della Moratti, quella celebre aguzzina. E stavolta non c’entrano la Verona percorsa quotidianamente da squadre di naziskin (ovviamente tollerate, quando non incoraggiate, dal sindaco leghista Tosi), né la Marca Trevigiana dove, agli ordini dello sceriffo Gentilini, periodicamente le ronde padane si esercitano nel tiro all’immigrato e al barbone.
Nossignori, il vile agguato ha per teatro la rossa Emilia-Romagna. Peggio ancora: non la pallida Emilia già contaminata dal morbo che ha portato Parma ad eleggere un sindaco di centrodestra, Vignali, debitamente crocifisso per settimane dopo che alcuni vigili circonfusi di rara idiozia avevano picchiato un ragazzo di colore. No, qui siamo nella sanguigna e ancora incontaminata Romagna, terra di partigiani, di gente gioviale, accogliente e progressista, nella gaia Rimini tutta mare, balere e piadine. Retta, ça va sans dire, da una bella giunta di centrosinistra (Pd, Rifondazione, Comunisti Italiani, Verdi e dipietristi) con a capo il diessino Ravaioli. Quindi, non c’è notizia. Certo, si registra il fatto di cronaca: senzatetto bruciato, arrestati quattro ragazzi. Qualche quotidiano, forse, si spingerà a interpellare uno psicologo sulla «crisi educativa delle famiglie». Ma vedrete, tutto finirà lì.
Vuoi mettere il bel carrozzone mediatico che si sarebbe potuto allestire nel Nordest, con i grandi inviati impegnati per giorni a fare le pulci alla «cultura del denaro» di quelle rozze genti, a spiegare l’ignobile gesto con l’altrettanto ignobile sfondo politico che caratterizza la zona, irrimediabilmente sbilanciata verso il centrodestra. Ricordate? Accadde nel maggio scorso, a Verona: cinque giovinastri uccisero a calci e pugni un poveraccio incrociato per strada. Allora, esattamente come oggi a Rimini, i magistrati dissero subito che non c’era matrice politica nel delitto. Ma non servì a nulla: fu il finimondo. Così come a Roma, con il grottesco caso del Pigneto poi risoltosi in un clamoroso autogol. E a Milano, dove la morte di un giovane di colore durante la rissa con i gestori di un bar che, con un complice, aveva derubato diventò l’emblema stesso del razzismo italiano.
A Genova, invece, no. Che cosa c’entra Genova? In effetti, come potete sapere, dal momento che nessuno ne ha praticamente parlato? Dunque, Genova: agosto scorso, tre mesi dopo il raid nazifascista di Verona, un mese prima che Milano si risvegliasse razzista. Una quindicina di italiani copre di insulti xenofobi un giovane angolano. Poi lo riempie di botte: sberle, calci, pugni. Il ragazzo fortunatamente sopravvive, ma il caso c’è tutto. Anzi no. Sotto la Lanterna, nella città medaglia d’oro della Resistenza che mai nella sua storia ha subito l’onta di essere amministrata dal centrodestra, non c’è il «clima» giusto: i riflettori restano spenti, gli inviati non si scomodano, i commentatori riposano. Come a Rimini.
Troppo banale raccontare la semplice verità. Raccontare che sì, il razzismo esiste o, ancor meglio, esistono i razzisti. Ma a qualunque latitudine e senza aver bisogno di nessun particolare contesto politico per dar sfogo ai loro stupidi istinti. Raccontare che la cattiveria è di questo mondo indipendentemente da chi lo governa. E che, insomma, purtroppo la mamma dei delinquenti è sempre incinta. Così come quella degli ipocritamente corretti.
Massimo De Manzoni su Il Giornale di oggi 25/11/2008

19 commenti:

  1. spettacolo! questo articolo suda verità!! Ma cosa ti aspetti da chi ha deciso di fare sciopero il 12 dicembre, e qui al nord il 12 dicembre notte arriva Santa Lucia, concorrente acerrima di Babbo Natale? Sai che adesione! Tutti a fare spese, negozi, bancarelle, viaggi organizzati ai mercatini di natale nel trentino!! E chi non "festeggia" la Santa, avrà un giorno feriale per portarsi avanti! Ci sarà una adesione stratosferica!
    Evviva le tattiche !!!!!

    mah...... quello che mi dispiace è che l'Italia va avanti lo stesso, portando sul groppone tutta questa gente opportunista.... la si facesse vivere davvero "solo del loro impegno" !!!

    Bacio Clio :)

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  2. Che orrore Clio. Neanche a farlo apposta, nel post precedente del tuo blog abbiamo parlato - anche se brevemente - di figli....a fronte di un orrore simile mia moglie ed io, ovviamente non in presenza di nostra figlia, ci chiediamo se il nostro lavoro di genitori sarà determinante al fine di tirar su un essere umano in gamba. Una donna corretta, rispettosa delle persone e delle leggi. Madonnina che angoscia.

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  3. Riguardo all'articolo che hai postato, capisco il fastidio di chi, come te ed i tuoi corregionali, si vede additata come "brutta, sporca e cattiva" - cito il capolavoro di Ettore Scola per sdrammatizzare :- ) Ma fregatene, non ti offendere, la stampa a volte è fastidiosa ma è il suo mestiere. Non ti offendere, veramente; al di là delle notizie o delle dicerie ci sono le persone. Io, terùn, quando sento qualcuno che si offende per essere definito così mi metto a ridere. Se qualche giornalista dice fesserie sulla tua terra e sui tuoi corregionali fatti una risata: tu nella zucca hai un cervello, non prendere sul serio le stupidaggini. I veneti sono carini ed ospitali, parola di terùn. Ciao, Arrigo

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  4. I "ragazzi" hanno dichiarato che han dato fuoco al poveretto "per divertimento". Chiaro quindi come la colpa sia inequivocabilmente di Berlusconi. Se Mediaset facesse programmi migliori, queste brave persone sarebbero state a casa a guardare la TV.
    Cumino

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  5. Arrigo, ma tu non sei terùn sei sardo :))))

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  6. Scherzi a parte. La stampa fa il suo mestiere e per questo motivo, a volte, è odiosa. Perchè se da un lato gratifica un tot di persone, dall'altro ne fa incazzare un altro tot. Tutto qui....a monte degli articoli sui giornali e dei servizi in TV ci sono le persone. Ciao, Arrigo

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  7. Camilla ringrazia :o)
    vedi, più che le singole "azioni", che sono orribili e non dovrebbero accadere, mi fa paura, tanta paura, quella tacita accettazione, quel minimizzare questi atti da parte delle autorità. ora, io non guardo praticamente mai la tv e non so se e come ne abbiano parlato. ma sui giornali la notizia è stata ampiamente riportata. non è più questione di giunte comunali, è una questione sociologica.
    vedo in giro una regressione socio-culturale spaventosa e incoraggiata dall'alto, offrendo il nulla culturale.
    un caro saluto a te e pelosi =^.^=

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  8. Sono passato da Orpheus, e mi permetto qualche commento.

    Gent. Sig. na Willa.

    Oltre ad un Venerdì, il 12 Dicembre è anche l' anniversario di Piazza Fontana: un occasione in più per vedere la Mia Milano attraversata dai soliti beceri fatti di alcool e droghe, pronti a deturpare palazzi con ghirigori ed insulti ed a bruciare la bandiera d' Israele (quella americana non si può più....).

    Arrigo.
    Neanch'io mi offendo se mi chiamano polentone. Milano ha aperto le braccia a tanti Italiani del Sud,perchè se c'è una Città aperta è la mia.
    Ma spesso offesa da giornali e tv.

    In Italia non esiste il problema razzismo. Non è solo l' ignoranza che spinge certi dementi, ma è anche l'estremismo di certe istituzioni, come la Toscana, per esempio, che vuole dare cibo ed alloggio ai clandestini. Oppure è l' estremismo di chi parteggia per i Rom , "romantici calderai" (chi ha ancora una pentola di rame da aggiustare, alzi la mano !) o magari li confonde con i Rumeni. L' estremismo di chi non vuole i criminali in galera, o chiede indulti a tutto spiano. O di chi s' indigna se si usano termini come negro o pederasta o cameriera o netturbino o mongoloide invece che termini politicamente buonisti.

    Questi sinistri generano mostri che poi commettono tali orrendi delitti. Sono i Cattivi Maestri di sempre, come li chiamo.

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  9. Milano ha aperto le braccia anche a me, ci risiedo e lavoro da decenni, sono affezionato alla città e soprattutto grato alla sua gente tanto da stupire diversi miei amici milanesi che, invece, se ne lamentano sempre. Non me ne andrei volentieri da Milano se non per lasciare l'Italia, cosa che per la prima volta dopo tanti anni mi sta frullando per la testa. Ma questo paese dovrebbe risolvere diversi problemi interni prima di prendersela con i rumeni, con i rom o chi per loro; in Sicilia i latitanti autoctoni possono rimanere tali per 40 anni ad un passo da casa loro, a Milano un buon 80% del centro storico, gli edifici senza prezzo della zona del Duomo e dintorni sono di proprietà di Pasquale Zagaria, fiduciario qui al nord dei Casalesi nonchè superlatitante soprannominato "Bin Laden" per la sua abilità nel cambiare identità e rendersi irriconoscibile una volta dopo l'altra. Sinceramente il problema degli stranieri è un'idiozia. Gli stranieri poveri (e potenziali delinquenti) che arrivano qui diventano criminali perchè non vengono controllati da nessuno, e si aspetta solo che delinquano. Punto. Loro assistono alle lezioni che determinati italiani impartiscono loro e non fanno altro che seguire il loro (nostro) esempio. Occupano un edificio abusivamente ? Si sgomberi questo edificio SUBITO anzichè aspettare 3 o 4 anni e dal loro la possibilità di organizzare una mezza dozzina di racket. Si assegnano loro degli alloggi ? Li si controlli, e si esiga che li tengano dignitosamente senza aspettare che un anziano muoia per un'infezione causata dal morso di una pantegana o che un bambino bruci vivo per l'esplosione di una stufa, usata per scaldare l'ambiente per porre rimedio al taglio del gas per morosità. Questo è quel che accade per esempio in Olanda e Danimarca dove ho vissuto per degli anni da ragazzo. I Rom ci sono anche lì, ma non levano le ruote alle roulottes per non andarsene più come fanni qui; lassù i campi nomadi hanno le colonnine dell'aqua e dell'elettricità,, e se vogliono lasciare il campo PAGANO quello che consumano. Se non pagano la polizia mette le zeppe alle loro Mercedes immobilizzandole, e se si ostinano a non pagare i loro beni (ne hanno, badate) vengono sequestrati e le loro macchinone scintillanti vengono requisite e messe all'asta. Il genere umano è identico dall'islanda allo Zaire, è il contesto che lo accoglie che fa la differenza. Ciao, Arrigo

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  10. Il mio commento ha un bel po' di strafalcioni, uno dei quali è da bocciatura a scuola (anzi squola). Sorry, ho scritto di fretta. Arrigo

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  11. Arrigo: ribadisco dovresti aprire un blog. Fai dei commenti stupendi, scrivi bene.

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  12. Arrigo.

    Lungi da me voler far polemiche, però, come imprenditore e commerciante del centro, mi sembra che tu abbia esagerato.

    Conosco molto bene la Mia Città, ed i problemi relativi al Commercio, essendo stato anche Consigliere in un' Associazione di Via che più centrale non si può, e dunque ti preciso alcune cose.

    La maggior parte degli Immobili è in mano alle Assicurazioni Generali, a Banche, ad Imprenditori Locali. Saviano, mi sembra parli di un solo immobile, tra l'altro non centralissimo (io il Centro lo intendo un' altra cosa), in una via piccolissima e senza richiami commerciali. D' altronde ogni città ha le sue pecche, e proprio a pochissima distanza c' è la Via Pietro Custodi, che chi la conosce, sa cosa significhi.Parlare dell' 80 % mi sembra dunque avventato...

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  13. Parliamo ora degli Stranieri.

    Fortunatamente Mia Moglie è diventata Italiana in brevissimo tempo, dunque mi sono fatto non moltissime code all' Ufficio Stranieri in 17 anni di Matrimonio, più che altro per invitare i parenti. E devo dire che a fianco delle code ho sempre assistito alle visite di sindacalisti e comunisti che imboccavano solo sui diritti, mai sui doveri. Diritto alla casa, per esempio, e non per niente tutte le volte che la polizia ha cercato di sgomberare Via Adda, per esempio, tel chì gli Autonomi ed i Centri Sociali a dar loro una mano. Che se ne intendono, vedasi il Leonka che ha 18 (!) avvisi di sgombero ed ancora non se ne va....

    Ma niente buonismo con i Rom, non solo perchè hanno rubato in casa mia e casa di Mia Sorella, per carità, ma soprattutto perchè fecero fallire la Vera Rivoluzione dell'1989 /90, dando il pretesto al neocomunista Iliescu di sgomberare Piazza dell' Università dagli Studenti anticomunisti con i Minatori. Rallentando quel processo di modernizzazione che ancor' oggi Bucarest paga con l'emigrazione di Ingegneri e Medici che da noi fanno i manovali.
    Niente buonismo con chi ha trasformato Timisoara in una città dove regna la mafia zigana. Lì sì, che hanno comprato, ma stanno buoni e tranquilli, perchè sanno che le Carceri della Mia Seconda Patria non sono come quelle Italiane. E sanno che in Romania c' è la certezza della pena.

    Niente buonismo con chi , come saprai, nella Mia Milano ha case abusive con tanto di piscina.

    Ed anche qui hanno BMW e Mercedes.

    ================

    Mi spiace, amo troppo , come Cristiano, la Parabola dei Talenti e come Cattolico e Vandeano sono contrario al concetto di eguaglianza: ho girato tutto il mondo, commercio con l' Oriente da oltre vent' anni e posso affermare che gli uomini non sono tutti uguali. A loro devono essere offerte le stesse opportunità, ma c' è chi un talento e chi dieci. Per fortuna...

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  14. Mi scuso con Clio d' esser stato prolisso, ma adoro Milano e la Romania. Per la prima, se mi chiedessero il pizzo, mi farei ammazzare.Per la seconda, nell' 89 e nel 90, a farmi ammazzare ci andai vicino...

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  15. Non devi scusarti vandea, qua i commenti sono bene accetti, è piacevole discutere sempre nel rispetto di tutti/e.

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  16. Ehi ehi ehi, Vandea. Io non volevo polemizzare con te, se il mio commento ha dato questa impressione ti chiedo scusa, bada che mi scuso sinceramente. Forse non mi sono spiegato bene ed evidentemente le mie parole hanno assunto un tono aggressivo. Voglio dirti che era l'ultima delle mie intenzioni, davvero; e scusa ancora se non rispondo a fondo adesso, non ho il tempo ma mi riprometto di farlo. Grazie molte a te per l'opportunità di scambiare le nostre opinioni, e - once more - alla povera Clio che si cucca i miei deliri oramai da un po' di tempo e non li cancella mai. A presto, Arrigo

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  17. Delirassero tutti come te! :))

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  18. Neanch'io volevo polemizzare, ma non si possono alimentare notizie che già la Rete tende ad amplificare ed a distorcere.
    Grazie ancora a Clio e resto ad ulteriore disposizione per chiarimenti ulteriori.

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  19. Quel dato l'avevo letto, Vandea; se è errato tanto meglio. Se lo ritrovo te lo posto. Arrigo

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