mercoledì 30 luglio 2008

Cappuccino & cornetto. E’ il capo che fa male alla testa




Nella sua
rubrica quotidiana,
Marco Ferri riflette sulle responsabilità del capo sul luogo di lavoro. "Per farsi passare la nausea di un ambiente di lavoro bisogna far cambiare aria alle manie di grandezza del capo".


Stress lavorativo, richieste incalzanti dei superiori e forse anche i colleghi antipatici sono le cause della 'sindrome dell'edificio malato'. Secondo una ricerca pubblicata sulla rivista Occupational and Environmental Medicine, la causa dei disturbi fisici accusati sul posto di lavoro, non è qualcosa di insalubre nell'edificio, come si era creduto finora, ma la mancanza di supporto psicosociale ed eccessivo stress lavorativo.


Insomma, non basta areare gli edifici, per far uscire dalla finestra il random, quella sostanza nociva, sprigionata dai materiali di costruzione. Per farsi passare la nausea di un ambiente di lavoro bisogna far cambiare aria alle manie di grandezza del capo. E organizzare il lavoro tenendo conto che l'efficienza non è frutto della coercizione, della gerarchia, della rigidità della catena di comando, ma della buona predisposizione d'animo, della condivisione degli sforzi, della visione comune degli obiettivi.


Il che è un altro modo per dire che un luogo di lavoro non è un luogo separato dalle dinamiche sociali della società civile, che la differenza sono ricchezza e non infrazione a regole imposte. Se non ci sono questi elementari principi, ogni tentativo di comunicazione interna all'azienda, ogni forma di incentivazione, ogni convention avrà il solo risultato di incensare la struttura gerarchica, le sue logiche maniacali e a volte un poco umanamente miserabili, via via su per la struttura, fino alla poltrona del capo.


E siccome, come diceva Totò, "è la somma che fa il totale", uno poi si ritrova una azienda di persone con il mal di testa, i conati di vomito, con le palle girate, per niente disposti a sopportare folder, gadget, news letter, mailing e tutto quello che in genere si chiede alla pubblicità per indorare la pillola di un ambiente di lavoro umanamente poco sano.



Beh, buona giornata.
 


scovato su www.advexpress.it

14 commenti:

  1. Io direi che basterebbe licenziare i capi inetti per la produzione e per la produttivitá dei singoli. I capi buoni esistono e fanno lavorare il doppio, gratis, e senza che tu te ne accorga. Quelli dementi, esistono e son di piú degli altri, e ti fan passare la voglia di lavorare facendo produrre meno all'azienda.

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  2. Soluzione che farebbe risparmiare un sacco di soldi alle aziende: eliminare fisicamente i dirigenti inetti! E l'utente anonimo qui sopra ha perfettamente ragione: è quello che dico sempre io!

    Nice day,

    Mennea

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  3. eh.....ma chi stabilisce l'inettitudine dei capi? I risultati, le richieste ai dipendenti, o i dipendenti stessi?
    So che Ascella è facile da giudicare, ma ieri mi sono trovata in questa situazione: la dipendente sotto di me, dopo un anno di lavoro in cui ha fatto la passacarte senza leggere quello che passava (e quindi esperienza e attenzione e crescita zero) e di errori madornali, come archiviare i documenti di X nella cartellina di Y o sbagliare ad archiviare deleghe di pagamento, all'ennesimo rimprovero si è inventata la leggenda metropolitana che io sono troppo brava, che la metto in soggezione, che davanti a me lei trema, e quindi vuole licenziarsi (e noi abbiamo buttato via l'ennesimo anno di lavoro per tirar su una delle tante impiegate inette). Ma il risultato è che io, al solito, ho fatto la parte della strega cattiva, la mangia bambini, quella che pretende troppo, e insomma, grazie alla mia abilità, alla mia memoria, ed al mio essere come San Tommaso e controllare sempre tutto, in realtà i danni sono stati ampiamente limitati.
    Allora: va bene che Ascella sia segato sul nascere (sempre che poi il legno di cui è fatto non faccia come la scopa di Topolino ne L'apprendista stregone, ogni scheggia una nuova scopa) ma anche i dipendenti, che abbiano "l'orgoglio di lavorare con decenza". Perché un capo "bravo" chiede impegno, dignità, dedizione. Non ti fa lavorare gratis il doppio, "ti tira su" nella vita.
    Poi, certo, il mio capo mi ha detto: tirala su come un mulo, falla lavorare sorridendo, non darle responsabilità ma falle fare il galoppino, quello che non ha imparato è stata una scelta sua.... ma è "onesto"???

    L'unico rammarico che ho, è quello che mi mancano ancora diversi anni alla pensione, e mi chiedo cosa ci fa una come me, ancora nel mondo del lavoro....

    Scusate lo sfogo :)

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  4. Mennea: non è un utente anonimo è Grissinen. Se metti il cursore sulla casetta vedi chi è :)

    Certo griss anche tu se ti firmassi alla fine non sarebbe male :P

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  5. Ti capisco cara Willa. E' così anche da noi. Non vogliono assumere i "capi" ci dicono di far lavorare e sfruttare stagisti e interinali... salvo che non crescono, non imparano, non si può delegare loro nulla e alla fine fra stare dietro a questi che volontà zero e professionalità zero (e come dare loro torto in fin dei conti sanno che dopo un paio di mesi non verranno più) perdiamo un sacco di tempo e non siamo sollevati da lavoro e stress.

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  6. quando sento queste cose sono felice di fare il tassista, be' magari felice no.. però...

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  7. he Raffa il rovescio della medaglia c'è sempre... porka paletta :)

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  8. Il radon si sprigiona anche dal terreno. Io dormo con le finestre aperte anche in inverno. Lo sai che e' la seconda (dicono, ma per me e' la prima) causa di tumore al polmone nel mondo? Certo che se uno abita in una zona ad alta densita' di traffico, dalla finestra esce il radon ed entra il piombo... :)

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  9. Oddio, si potrebbe ovviare con un bell'impianto di condizionamento. Pero' se i filtri sono sporchi ti becchi la legionella, alias virus del legionario, una specie di polmonite fulminante che puo' essere mortale.
    Olle'!

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  10. Quoto grissinman, una delle abilità richieste a un capo dovrebbe essere proprio quella di motivare. Certo ci dovrebbero essere incentivi per i più bravi e, in Italia, stipendi meno da fame.

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  11. Eh sì Clio, in Italia poi abbiamo una classe imprenditoriale troppo provinciale, aziende in media troppo piccole che non fanno nessuno sforzo per non rimanere tali, e sindacati che imbrigliano tutto.

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  12. Ho guardato il blog di Grissino: mitico il bannerino "Peace through Superior firepower".
    Ted Nugent lo dice suonando l'inno americano con la chitarra elettrica.

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