martedì 12 giugno 2007

"La Cina ha quasi completato l’opera di distruzione del Tibet”



Le autorità cinesi costringono i capi delle tribù nomadi del Tibet a spostarsi nelle città per “ripulire” i terreni e destinarli allo sviluppo industriale; in questo modo, li sradicano dai loro territori ancestrali e li costringono alla povertà. Lo denuncia Human Rights Watch (Hrw), organismo internazionale che monitora il rispetto dei diritti umani nel mondo.
Secondo Hrw, i capi tribù vengono obbligati a macellare interi greggi di yak, pecore e capre per poi spostarsi nelle aree urbane: in cambio, le autorità di Pechino pagano risarcimenti minimi per la distruzione dell’economia locale. Sarebbero centinaia di migliaia le persone colpite da questa politica.


Secondo un deportato, “i cinesi distruggono le nostre comunità, non ci permettono di vivere nelle aree di nostra competenza e annientano il nostro stile di vita”. Secondo Pechino, la manovra – che colpisce anche le province confinanti del Sichuan, Gansu e Qinghai – fa parte di un tentativo di sviluppare l’ovest del Paese, povero ed arretrato.
Le manovre del regime comunista sono state denunciate anche dal Dalai Lama che, nel corso di una visita ufficiale in Australia, avvenuta la scorsa settimana, ha dichiarato: “La Cina ha quasi completato l’opera di distruzione del Tibet”.  Da
Asianews



E il resto del mondo "civile" guarda altrove (magari sempre alla solita Guantanamo), la Cina é una potenza economica e davanti al "business" si può anche allentare sul rispetto dei diritti umani. Infondo a chi frega dei tibetani...forse giusto a Richard Gere e a qualche altra eccentrica star del cinema, che graziosamente indossano i loro rosari come braccilletti, se sono ancora di moda...
http://orpheus.ilcannocchiale.it/

4 commenti:

  1. Era già successo nell'antica America coi pellerossa, e allora (non dimentichiamolo) il popolo "americano" non esisteva, esistevano gli "esiliati europei alla conquista delle terre altrui".....
    Che dire? Salviamone "lo spirito".... le credenze, le tradizioni, i libri, gli oggetti...... non posso fare altro, non posso fare di più......
    E sai, io non ho e non avrò figli... il mio io, il mio credo, le mie parole non avranno tradizione.... eppure, unica della mia specie, senza tradizione, senza popolo, in guerra tutti i giorni per salvarmi, non faccio notizia e morirò senza traccia, perché non ho nessuno a cui lasciare i miei beni, spirituali o materiali.....

    Alla fine, quale è la differenza?

    Torno al mio credo: solo dando un sorriso spamming al mio vicino di casa posso sperare di arrivare in Tibet..... :-) Ti abbraccio, Will

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  2. Passa dal blog foto :-)
    Tanto per rilassarci un po'!
    bacio, Will

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  3. allora, ripassa ;)
    gattoterapia!

    un bacio! Will

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