martedì 28 novembre 2006

Si fa presto a dire mamma. Madre. Genitrice.


Si fa presto. Colei che dà la vita. Colei che è strumento per una nuova vita.


Alla faccia.


Se dopo un paio d’anni che sei sposata non hai ancora sfornato un cucciolo d’uomo le persone ti guardano storto. Ah di certo c’è qualcosa non funziona. O lei o lui. Non sei normale. Sei fuori dalla norma.


Le cose fuori dall’ordinario spaventano perché implicano differenze, situazioni inesplorate (?) esigenze diverse, scopi diversi, obiettivi diversi. Diversità di vedute.


Forse solo la libertà di scelta.


Libertà?




La nostra società non è libera, ogni giorno si paga lo scotto per il non essere uniformati agli altri.


Dalle cavolate, dove lavoro io si identificano le persone a seconda di chi si frequenta, con chi si va al caffè, a chi si lecca il culo (ai capi ovviamente). Ma non leccarlo proprio a nessuno disturba i più.
Ragioni con la tua testa, lavori si, sei corretta si, ma… non fai sorrisini. Non ridi alla battuta perché effettivamente non fa ridere? Non ti pieghi ai capricci altrui? Allora non sei diplomatica. Sei diretta, he no decisamente non vai bene. Sei diversa. Non accetti di comportarti come tutti… allora sei fuori dal coro… sei stonata. Vabbè canto sola. Tanto nel momento del bisogno non siete certo le persone che voglio o vorrei vicino, anzi siete sempre i primi a scappare. Non esiste più la dignità il rispetto. Gli uomini sono i primi a etichettare noi donne. Cozza, gnocca, ci sta, se la tira… ecc.


Sempre parlando di cavolate: tacchi e scarpe a punta. Ombelico in bella vista. Scollature. Ah se non segui questa tendenza non sei donna, sei cozza. Quello che non viene esibito (tette e culi) non esiste.


Dalle cose serie. Ad essere o non essere mamma.


Alle battutine nelle riunioni di famiglia. I parenti? I più feroci, i più crudeli. Allora a quando un bebè. Allora a quando l’erede. Adesso tocca voi. I confronti con le cognate, i fratelli, i cugini i parenti. Se sforni nei tempi giusti (i tempi indicati dagli altri ovviamente) lasciando passare qualche compleanno la tiritera ricomincia: a quando il secondo? A quando il fratellino? A quando la sorellina?


 


Se hai amiche, colleghe, conoscenti che diventano mamma nel giro di poco tempo sei tagliata fuori. I ritmi di vita vengono scanditi solo ed esclusivamente dal bimbo. Dalle esigenze del bimbo dai bisogni del nuovo arrivato. Lentamente queste amiche-colleghe-conoscenti avranno, ovviamente, in comune gli impegni con le altre mamme. I consigli per il latte, per quella cremina, per quel pediatra, motorino si, motorino no. La maternità, il permesso di allattamento, gli orari, il part-time tutto è contro di te che continui con la tua routine e non sai, non puoi capire cosa ti perdi. Perché sei limitata. Non sei donna al completo. Sei amputata. Non sarai mai completa. Te lo dicono tutti. Cavoli mica tutti avranno torto no?


 


Così accade che dopo il parto sei sola, la maggior parte delle volte è così, se c’è qualcosa che non va non lo devi dire, non lo puoi dire. Non può esserci niente che non va perché è tutto normale. Stai facendo il percorso giusto. Se ti fermi vuol dire che non sei normale. Se hai male fisicamente da qualche parte interviene il medico. Ma se ci sono altre parti da curare non lo puoi dire perché hai raggiunto quello che volevi no? Fai parte di un gruppo.


E così può accadere. Può accadere che il male che hai dentro ti si rivolta contro, ti mangia dentro, ti sbrana le viscere e alla fine ti mangia il cuore… nel momento in cui non ne puoi più, nel momento in cui non ce la fai. E capisci che non sei mamma. Che non è nel tuo dna che non è così per tutte.


Perché non siamo tutti uguali.


E abbiamo il diritto di vivere la nostra vita. Di fare delle scelte.


Non è una giustificazione per le madri killer, sempre di più si sente parlare di loro, nei tg nelle radio. Nelle trasmissioni televisive si fanno un sacco di confronti per sviscerare questo problema. Abbiamo troppe distrazioni dalla retta via, dalla strada indicata già da altri prima di noi.


Non dovrebbe essere un problema, la colpa è della troppa libertà.


Viviamo in una società troppo libera. Libera.


Diversità di vedute.


Forse solo la libertà di scelta.


Libertà?

27 commenti:

  1. Scrivi meglio di me... ;*

    Rael

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  2. "Minchia!"
    L'ho letto tutto d'un fiato. Alla fine ho detto solo: "Minchia! Ha ragione!".

    Rael

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  3. Io sono ancora più incompleta di così. Sarà un caso, ma stanotte pensavo a un post simile, forse ancora più pesante... che per ora non mi sento di scrivere.

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  4. In 4 anni credo che questo sia il primo post che leggo così. Un urlo di rabbia, di una che proprio non ne può più. Le altre volte c'era un non so che di misuratezza, di "denincia graffiante" con poche, mirate parole, ma questo è un fiume in piena.... :)
    Finalmente :)

    Cosa posso dirti? Ormai, ho passato gli stadi, da non mamma a non sarà più mamma, e la mia condizione di single felice sposta il problema a: ma cosa farai da vecchia?... la tiritera è la stessa sai, ho perso una amica che mi ha detto: non ti frequento più perchè io voglio avere rapporti occasionali e tu non ne hai, e io mi "sento giudicata dal tuo modo di vita".... beh, mi sono fatta una risata, ed ho benedetto il giorno in cui i carciofoni non avrebbero conosciuto me cozza che non ci stà! :)

    ..... Lascia perdere, Clio. Non fartene un cruccio. E' meglio essere fuori dal coro quando il coro è stonato e pieno di solisti liberi, si, di stare nel coro stonato!

    Ti abbraccio forte! Willa

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  5. Rael: decisamente, non scrivo meglio di te. Diciamo che ogni tanto voglio dare voce a quello che rumino ogni giorno.

    Lu: quando sarà il momento scriverai il post senza accorgetene, come ho fatto io nella mia pausa caffè senza andare al caffè.

    Willa: ma non è che avevamo una stessa amica io e te??? ;) Ricambio l'abbraccio e l'empatia.

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  6. Mi sento di aderire pienamente al tuo manifesto. Colgo l'occasione per ribadire al mondo intero, una volta per tutte, che io e mio marito non abbiamo figli perchè non ne vogliamo. Non compatiteci, non identificateci come "quella coppia senza figli", non guardateci come "anormali". Abbiamo scelto di vivere una vita che forse voi a volte, sotto, sotto ci invidiate...Sincera fu una mia amica che mi disse: "Beata te che puoi fare questo e quest'altro, io con due figli cosa vuoi che faccia? Ah, se potessi tornare indietro!"

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  7. Cara Antonella concordo al 100%.

    Aggiungo che una mia collega, ora in pensione, qualche anno fa disse: io ho tre figlie per fortuna, così quando saro' anziana mi assisteranno.
    Della serie faccio figli per avere dei badanti? Questa cosa mi è rimasta impressa.

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  8. "Se dopo un paio d’anni che sei sposata non hai ancora sfornato un cucciolo d’uomo le persone ti guardano storto"
    ... caspita, neanche il tempo di goderti il marito O__O!

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  9. Molte persone vivono subendo il ricatto di ciò che la gente si aspetta da loro perchè “si conviene” che debba succedere: se ti iscrivi all'università, ti DEVI laureare; se non sei fidanzata ti DEVI fidanzare, perchè poi ti DEVI sposare e se sei sposato DEVI mettere al mondo dei figli...
    io non vedo perchè una persona che non senta il desiderio di sposarsi e/o di fare un figlio si debba giustificare. Gli eventi accadono... e ciò che non accade non è per te!

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  10. :) Passata? Io non riesco proprio a scriverlo, il post (ho messo una foto!), ma al caffè non posso rinunciare, quindi vado!
    :))))))))) Un bacione, Will

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  11. Dopo una sin troppo lunga latitanza...non potevo esimermi dal tornare a leggerti!
    Cavoli, mi sa che mi dovrò fare una bella riletta...non è che mi fai un riassunto? *_*
    Un bacione immenso!!

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  12. Ciao Pannina, donna portatrice di frangetta!!!!!!!!!!!!! :) Bentornata.

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  13. ciao clio ha detto che mi diffida con un avvocato
    il perchè lo vedremo quando arriva la diffida

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  14. Andrea devi rispettare la privacy e i nomi veri delle persone non possono essere usati come arma. Cerca di capire questo.

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  15. Bel post Clio. Condivido tutto cio' che hai scritto. Questa e' una societa' che ti obbliga a percorsi prestabiliti. Ma prestabiliti da chi? Dall'ignoranza, dalla bassezza e dalla prepotenza di pochi che hanno il potere di condizionare la massa? C'e' un sola cosa da fare: fottersene e vivere come ci pare. Ci criticano? E chi se ne frega. MD

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  16. FANCULIZZALI TUTTI!!!

    Quella é una vostra, e soprattutto tua, scelta.
    Questo a mio avviso é insindacabile.

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  17. la tiritera dei bambini è un classico del parentado che tocca a tutte. secondo me serve solo a nascondere una profonda mancanza di argomenti, di cose "vere" da dire. tutto qui.
    non farti mettere in croce ;)

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  18. Clio loro non vedono che la vita è già dentro di te,dentro il tuo cuore ed è bellissima,aspetta soltanto il momento buono per farsi vedere e speriamo che quando questo accadrà la tua vita sia serena .Auguri
    S.S.

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  19. Grazie S.S.
    ma a quanto pare non semino bene, purtroppo.

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  20. Sai cosa ci frega clio?
    VOGLIO,TUTTO,SUBITO.
    Aspettare invece sembra noioso,irritatante,avvilente ma non è così,aspettare è sinomino di saggezza e maturità .S.S.

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  21. Si,
    ma anche, NON VOLERE quello che vogliono gli altri. :)

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  22. Clio commento 7: anche a me lo dicono sempre... io rispondo che con i soldi risparmiati a non avere figli... e saranno tipo 500 mila euro, mi pago un badante tipo Brad Pitt che mi fa i massaggi e i servizietti. Come si scandalizzano le babbione!

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  23. Io poi una volta per metterli a tacere ho detto, a tavola, a Natale: "Ma vi rendete conto che se una magari figli non potesse averne e magari non le facesse piacere farlo sapere, voi con questo tormento continuo la portate sull'orlo del suicidio?"
    Ora giustamente penso che ho qualcosa che non va, tra le ovaie e il cervello, a scelta o anche tutti e tre.

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