lunedì 10 ottobre 2005

Come faccio a spiegare cosa succede in ufficio? Da quando sono rientrata dalle ferie c'è un'atmosfera inconcepibile. Si respira ostilità. Solo silenzio, rotto dalle dita che corrono sulla tastiera, da voci e risate provenienti dagli altri uffici, dal trillo del telefono o dei cellulari. Non c'è un minimo di scambio umano, ci sono solo i saluti al mattino e alla sera, fatti solo ed esclusivamente come dovere, questo è quello che si recepisce. Nemmeno il lunedì, dopo il fine settimana si sente un discorso, un accenno a una conversazione. Sembra una gara ad uscire dall'ufficio, Ascella risponde solo se si fanno domande dirette che riguardano esclusivamente il lavoro. Orario Elastico sembra passare indenne da tutto cio', anzi sembra che ci goda.


C'è un'arma potente che fa andare avanti indenni a tutti gli ostacoli, belli o brutti, che la vita ci presenta. E' una cosa semplice è l'ironia intelligente condita con un po' di compromesso. Ho provato, tante volte. Esasperata ho provato anche con le cattive a muso duro prendere di petto le persone. Non serve. La franchezza spaventa gli esseri umani. Preferiscono la falsità e i sorrisi di circostanza.


Provare a rompere il ghiaccio, a cercare di capire cosa succede? Io energie non ne ho più per farlo. E' dal 1997 che lotto contro dei muri di gomma, e scusate, rimbalzare non è gradevole. E la badante la devo già fare in altre circostanze, molto più serie.


Peccato, peccato per le ore trascorse male, peccato per tutti e soprattutto peccato per me.


3 commenti:

  1. E' sufficiente che parli con me!

    Rael

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  2. e chi è Rael che usa il tuo nick? :)
    Ripeto Clio, cambia. Comincia a cercare un altro posto, il fatto di pensare che non è "per sempre" ti aiuterà. Coraggio

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  3. Anche con me lo sai che puoi sempre parlare :)

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