sabato 3 settembre 2005

Troppo spesso mi vergogno di appartenere alla "razza umana".

Entra un gattino in casa, lo uccide.
Roma, gettato dal primo piano contro un muro.
Un gattino entrato dalla porta socchiusa ha scatenato la furia omicida di un impiegato ministeriale di Monterotondo, in provincia di Roma. L'uomo lo ha inseguito per tutto l'appartamento e lo ha scaraventato dalla finestra della cucina del primo piano contro il parapetto di un cantiere edile. Il micio ha cominciato a miagolare e rantolare e dopo poco è morto. L'impiegato si è giustificato dicendo di averlo "solo buttato fuori casa".
I miagolii disperati del micio hanno richiamato l'attenzione dei vicini che hanno subito avvertito la proprietaria. Il gattino, come ricostruito in seguito, si era allontanato da casa per raggiungere un giardino annesso all'abitazione della donna. Da lì aveva trovato un passaggio riuscendo ad entrare nell'androne del palazzo. Salendo le scale aveva raggiunto il primo piano dove, trovando la porta dell'appartamento dell'impiegato ministeriale aperta, vi si era intrufolato.
L'uomo accortosi dell'intruso in casa era andato su tutte le furie cominciando a rincorrerlo per tutto l'appartamento. Raggiunto il gatto, non ha esitato a sollevarlo e a lanciarlo con impeto fuori dalla finestra. L'impiegato, che è stato denunciato ai carabinieri della compagnia di Monterotondo, ha detto che non era sua intenzione fare del male al felino e che lo voleva solo buttare fuori casa.
Sul certificato medico dell'istituto zooprofilattico di Roma allegato alla denuncia della proprietaria si legge che il gatto, di soli quattro mesi, è morto per una violenta emorragia interna.
  www.tgcom.it

3 commenti:

  1. Che orrore!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    in questi casi applicherei lo steso trattamento, nonostante sia per la non violenza...bleach

    Buon we, clio;)*

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  2. Incredibile! Il mondo è pieno di gente con i nervi a pezzi...

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  3. io mi ripeto sempre che lo stronzo deve fare la stessa fine e non me ne vergogno

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