mercoledì 7 settembre 2005

Lo ammetto sull’argomento sono suscettibile. Vengo rincorsa in corridoio da una collega che mi dice 100 volte in un giorno che sua figlia dice la parola “cacca”. Quante volte ha fatto il ruttino, le notti in bianco perché ha le caccole al naso. L’altra la deve preparare perché va al corso di tennis. L’altra  è stufa perché deve comprarle il tutù per il corso di danza e quest'anno dovrà alzarsi presto in quanto dovrà portarla a scuola anche al sabato. L’altra dice che hai il figlio scemo ma tanto lo ha iscritto alle superiori perché l'alternativa era lasciarlo a casa. Qui in azienda è un continuo di nascite, di parti, di battesimi, di regalini per il pupo. Ma non è vero che non si fanno più bimbi, qua è un’epidemia!


Sui settimanali femminili (tutti)… quando settembre non è ancora alle porte, cominciano con vestitini e servizi sui bimbi che vanno all’asilo, che vanno a scuola, il primo giorno di scuola, il secondo giorno di scuola e gli esami e il caro libri, e le merendine, e che look avrà tuo figlio… eccheccavolo!!! Al supermercato, non ci stanno nel carrello ma devono assolutamente essere scarrozzati oppure vogliono condurre il carrello e te lo sbatacchiano sui piedi tante di quelle volte che vorresti infilarli nel frigorivero dei surgelati. Esci con un gruppo di amici, mogli e mariti, sei l’unica a non avere figli, cerchi disperatamente di parlare di attualità, di qualsiasi cosa, ti aggrappi anche all’ultima sugli immigrati… niente: pannolini, scuola, ti ho fatto vedere l’ultima foto dei miei bambini? E ti ho detto in vacanza cos’hanno fatto. Bastaaaa, ma cos’è non esistete più come persone??? A volte si organizza una pizza in compagnia, verso le nove di sera e si portano dietro i pargoli, che poi (diciamolo) tanto educati non sono, girano per i tavoli, fanno casino, e devi stargli dietro e la mamma fa: cucciolo guarda che conto fino a tre e poi ti siedi… e questa può arrivare fino a mille che nel frattempo il cucciolo ha rotto le palle anche all’ultimo avventore al tavolo più distante. Basta mi son stufata anche a scriverne e non riesco a esprimere quello che mi passa per l’anticamera del cervello! Sgrunt!

16 commenti:

  1. Sai Clio che mi ritrovo nelle tue condizioni.
    Non sto più vedendo un gruppo di amici perchè non riescono a parlare di altro che dei loro figli. Mi dispiace molto perdere i contatti, ma giuro che dopo un'ora che sto con loro mi verrebbe da urlare.
    Hai tutto la mia comprensione!

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  2. Grazie... mi sento tanto re erode! :(

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  3. Ti capisco benissimo, te pensa che una mia amica mi ha chiesto di fare le foto alla figlia (molto carina, vero) per farne un book da mandare alle agenzie...

    spesso mi chiedo se anche io avessi avuto marmocchi... mi sarei comportata così? Forse sì, forse si diventa una specie di loro appendice? Non sapro' mai la risposta...(credo e spero:)********

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  4. GRAZIE sabry un po' di solidarietà... mi sento tanto ufo!

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  5. ciao clio! leggo sempre con molto interesse le pagine del tuo blog, ambientalista e non solo! l'argomento di oggi è condivisibile per me che non ho la benché minima idea di cosa voglia dire avere figli, è una responsabilità che vedo ancora estremamente lontana! però capisco quando il genitore si annulla quasi nel figlio, vede in lui un modo per rinnovare se stesso, il che più delle volte diventa nocivo. Dunque dalle tue parti di crescita zero neanche a parlarne?! Io invece ho la sensazione che la popolazione stia inesorabilmente invecchiando, anche in termini di stile di vita, ma questo è un altro discorso che rimanderò magari al prossimo commento! un bacione dal cantinero, buona settimana! ;)

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  6. eh eh clio mia. purtroppo le persone nn si annullano solo con i figli, ma (purtroppo) molto spesso anche quando passano dalla condizione di single a quella di fidanzati. Pare che annullare la propria persona sia uno sport molto diffuso...nonché la prima causa della morte di un rapporto (a mio parere). ti abbraccio e ti condivido

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  7. Clio come ti capisco, ma è meglio che chi abbia figli si prodighi per loro anziche no.
    Forse l'istinto ti (ci? :) ) verrà prima o poi, intanto un grande bacio di ben ritrovata :)

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  8. i casi sono due: o fai un figlio (o l'adotti) oppure cambi compagnia (single sterili, possibilmente).

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  9. Basterebbero persone intelligenti.

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  10. Non sei sola, credimi! Negli ultimi due anni mi sono ammorbidita, ma... mi chiamavano Erode!
    I miei amici con prole, per fortuna, esistono ancora come persone a sè stanti... ma ti do pienamente ragione!

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  11. Ahahah! E' proprio così che vanno le cose mia cara. Il bello è che, anche se non lo ammetteranno mai, quelli o quelle tutto famiglia e figli invidiano proprio quelli come te che non ne hanno e sono liberi di farsi una serata o una vacanza in piena libertà senza rotture di palle e limiti di vario tipo. Che ci vuoi fare... MD;))

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  12. io però Clio mi ci chiamo davvero.. .... -.- ciao

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  13. dipende dall'intelligenza delle persone, è chiaro che un figlio modifica le abitudini, ma non può cambiare la vita di un indivuiduo. probabilmente chi parla solo di pannolini e pappette anche prima di figliare non aveva granché di interessante da dire...

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  14. ottimo ragionamento estrellita :)

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  15. carissima Clio, Ti leggo sempre volentieri ed il più delle volte sono d'accordo con Te.
    Ma questa volta Ti chiedo: hai provato a domandare ai Tuoi genitori come si comportavano quando eri piccola?
    Forse loro non hanno più avuto contatti con il mondo intero?
    O forse stai passando un momento così....?

    Un saluto a Te, persona bella e sincera.-

    ciao,
    renzo

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