venerdì 27 febbraio 2004

Sono una cretina, è ...

Sono una cretina, è ufficiale. Mi comporto con franchezza e lealtà, mi comporto onestamente senza forzature e non devo aspettarmi che gli altri facciano altrettanto, invece accade. Gli altri sfruttano questo aspetto e ti massacrano agli occhi degli altri. Io devo starmene tranquilla, non rinnegare me stessa, tirare dritto per la mia strada. Si dice che alla lunga gli stronzi si mettono in evidenza da soli, io direi che hanno vita lunga continuando a ferire. Poi ci sono quelli che ci godono, che sono cattivi e si nutrono di questo. Purtroppo io ho in ufficio uno che rientra in questa categoria. Lo sapevo, non è che sono ingenua fino a questo punto, il fatto è, che fino a ieri, non mi spaventava in quanto io non potevo (e non posso) arrecargli nessun danno e quindi mi illudevo del "vivi e lascia vivere"... non è così. La cattiveria è dura a morire.

11 commenti:

  1. si, è così. anche io penso sempre che poi le persone infondo non possano essere davvero cattive. trent'anni di smentite non sono state ancora sufficienti per togliermi la fiducia illuministica che tutti abbiano un cervello. e se ce l'hanno e lo usano non possono fare male agli altri.
    certo. certo che possono.
    e lo fanno tutti i giorni...

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  2. I cattivi che non sanno di essere cattivi sono fondamentalmente stupidi.
    I cattivi che sanno di essere cattivi in fondo sono umani e come tali prima o poi avranno da soffrire.
    I cattivi cadono sempre in piedi. Quando cadono, cadono da molto in alto (dall’altezza della loro presunzione) si fanno più male degli altri (anche se non lo danno a vedere).
    I cattivi hanno anche altre prerogative: sono squallidi, non godono dell’ammirazione degli altri, tuttalpiù delle loro adulazione. Il loro destino e di essere profondamente soli.
    Da ricordare che siccome i cattivi sono presuntuosi, prima o poi fanno qualche errore madornale che noi avremo cura di non perdonare (de justitia)!!!!

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  3. Ma la cattiveria non e' sempre eclatante. C'e' quella subdola, che ti intorta, ti adula e poi.....te lo mette dietro. Magari con il sorriso sulle labbra. Ed in quei casi il dolore e' quasi insopportabile, non ci si da pace, non si capisce. Chi non l'ha provata non sa cosa significhi, chi l'ha provata non la dimentica mai piu'. Un bacio e buon week-end Clio. Andrea

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  4. Mia cara Clio anch'io ho sempre detto: "Resto sulla sponda del fiume e aspetto che il cadavere del mio nemico passi" Ma poi con il tempo ho iniziato ad aggiungere: "Sempre che non mi ammali io di reumatismi prima a causa dell'umidità". E allora impari sì a far buon viso a cattivo gioco, ma esiste sempre la buona diplomazia di mandare a fanculino le persone cattive. Buon fine settimana ed un grande abbraccio. Yo

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  5. forza Clio, che incombe il weekend...

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  6. Io sono per: allo schiaffo, porgi l'altro randello.

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  7. Clio, purtroppo gli ambienti di lavoro sono così: covi di serpi. Lavorare fianco a fanco è dura e per la serie "pariamoci il culo" tutti, o la maggior parte della gente, sono portati a tirare fuori il loro lato peggiore. Bisogna purtroppo diventare cinici, dare meno confidenza possibile (anche se si 'vive' assieme tutto il giorno) e non guardare in faccia nessuno. Purtroppo parlo con cognizione di causa perché ho accumulato una discreta esperienza in tal senso =(. Posso dirti stai forte che tutto, davvero tutto poi passa, anche le cose che sembrano irrisolvibili e insormontabili. Un abbraccio.

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  8. Devi agire col motto " Lascia che il mondo dica purchè mi lascino fare " adottalo te ne troverai bene ,
    ciao,
    Luciano

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  9. Non bagnare mai le tue mani nell'acqua sporca degli uffici ..un abbraccio e resisti

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  10. Insomma questo periodaccio non se ne vuole andare... quando arrivi a tali stati di esasperazione non ti viene voglia di guardarti un po' in giro e mollare quella specie di galera-ufficio? MD

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  11. Clio, dovrebbero maturare i tempo per un bel post sul mobbing. Non ti pare??

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