giovedì 3 luglio 2003

Se ci riesco domani sto a casa. Mi prendo un giorno di ferie. Lo so, così è come sprecarli ma non riesco a stare in questo ufficio. Ho fatto un bel discorsetto ad "ascella" (prendendomi anche dei torti che non sento sinceramente) per vedere se riuscivo a sbloccare un pò la situazione, ma niente da fare. Lui e "orario elastico" non comunicano e si fanno i dispetti come i bambini dell'asilo, io mi sento nel mezzo, la stagista pensa di essere nel reparto disadattati mentali all'ultimo stadio senza recupero. Ascella continua a dire che manca la comunicazione e per primo ha un comportamento, oserei dire, autistico. Ci rimette il lavoro e la salute delle persone. Io mi ritengo tale e non un numero.

3 commenti:

  1. scusa, ma prima delle ultime due frasi ho sganassato di gusto... :)

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  2. La convivenza forzata, specie sul lavoro, NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE! altro che sigarette! son sicura che se non ci fossero sti problemi il consumo annuale diminuirebbe a vista d'occhio!

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  3. la stagista spera di essere assunta e, una volta assunta, spererà di trovarsi un altro lavoro.
    come diceva manzoni, il mondo è un ospedale dove ciascun malato pensa che se fosse nel letto del vicino si troverebbe meglio.

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